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Nella lunga lista di aziende e marchi che si stanno dissociando dalla Russia in seguito alla sua invasione dell’Ucraina, c’è anche la moda. Sia la ‘fast fashion’, di cui fanno parte i brands alla portata di tutti, sia l’alta moda. Lo riporta il Guardian, che cita anche i marchi coinvolti nel #BoycottRussia.

E’ il caso di Levi’s Strauss & Co., che sospenderà temporaneamente le operazioni commerciali in Russia. Ha inoltre deciso di bloccare tutti gli eventuali investimenti futuri. L’azienda americana fondata nel 1853 si unisce a molti altri marchi occidentali che hanno interrotto i loro rapporti con Mosca.

Anche Zara, la catena di abbigliamento spagnola di proprietà del gruppo Inditex, ha chiuso 502 negozi in Russia, in risposta ai tragici eventi che si susseguono da giorni in territorio ucraino.

 Tra i marchi di lusso, invece, hanno preso una netta posizione Hermès, LVHM, Bering, Richemont e Chanel. Tutti loro hanno chiuso gli stores nella Federazione Russa. Così come avevano già fatto Burberry e H&M.