Zelensky a Roma
Il presidente Zelensky nella sua recente visita a Roma ha accennato alla controffensiva: gli ucraini si stanno preparando e sono molto motivati. È fiducioso e sostiene che entro l’anno cambierà qualcosa, si vedranno i risultati sul terreno e la Russia se ne accorgerà. Le armi ricevute sono state utili per difendersi, salvare vite umane, saranno necessarie per continuare a portare avanti la difesa e per la liberazione del Paese. Per la pace l’Ucraina ha un suo piano.
Il Fronte
In Ucraina la situazione sulle linee del fronte, da Nord Est a Sud, è stazionaria. Non si può parlare di stallo ma le reciproche azioni di fatto stabilizzano le posizioni sul terreno. Per Bakhmut tuttavia è diverso e si può parlare di un fronte nel fronte, lo è da tempo.
I russi continuano a bersagliare il suolo ucraino. Lanciano attacchi missilistici sulle infrastrutture ubicate nei centri urbani, Kiev, Kharkiv, Kherson, Mykolayiv e altri ma anche sulle retrovie delle forze ucraine. L’attività su queste ha presumibilmente lo scopo di limitarne le capacità di sviluppare operazioni di contrattacco nell’ immediato futuro. È stato osservato che i bombardamenti russi sono meno intensi rispetto al passato ma più regolari. Ciò sarebbe dettato dalla necessità di preservare munizioni le cui scorte si assottigliano. Le truppe di Mosca fanno uso di droni iraniani Shahed-136/131 e missili da crociera di fabbricazione propria. La contraerea ucraina è più preparata e, dotata di sistemi d’arma ricevuti dall’occidente, risponde con efficacia.
La lunga Battaglia di Bakhmut
La città continua ad essere il “vortice” dei combattimenti nel Donetsk ma anche il centro di dispute interne russe. Gli scontri si susseguono nel centro urbano e nelle aree limitrofe. La città, poche settimane fa, sembrava dovesse cadere nelle mani russe. Agli ucraini veniva anche consigliato di lasciarla e concentrarsi su altre linee del fronte. La scelta di Kiev è stata di restarci e per il valore sia tattico che simbolico attribuitogli è stata definita la “fortezza del morale ucraino”. Nel centro abitato le truppe Wagner guadagnano gradualmente terreno, spazi, e prendono posizioni. Si stanno addentrando nella città.
Le truppe di Kiev da qualche giorno hanno intrapreso una azione di controffensiva sui fianchi della città, a nord e a sud. Qualcuno parla dell’inizio di un rovesciamento di fronte. C’è chi si spinge oltre e vede la scintilla per lo sviluppo di un’azione più ampia. È prematuro per dirlo ed anche azzardato perché per il momento il rapporto di forze non è tale da farlo prevedere. Per ora sono riusciti a ridurre la pressione russa sulle linee di comunicazione che attraversano i territori degli insediamenti rurali di Khromove e Ivanivske, lungo le strade 0506 e 0504. Potrebbe anche essere la premessa per una manovra di avvolgimento.
Bakhmut continua ad essere, ora più che mai, anche arena di scontro tra il capo della Wagner, Prighozin, e il Ministero della Difesa russo. Il primo oltre alla carenza di munizioni, lamenta il mancato sostegno delle truppe aviotrasportate russe che operano in zona (le VDV-Vozdušno-desantnye vojska) e il fatto che queste non si impegnano per riconquistare le posizioni perse da altre unità. Per questo alcuni reparti delle milizie Wagner sarebbero stati costretti a riposizionarsi verso il bacino di Berkhivs’ke, a Nord Ovest della città, per contrastare l’offensiva ucraina. Il capo della Wagner rinforza il concetto che le sue milizie continuano a muoversi ed operare dentro Bakhmut e che una volta consolidato un obiettivo è compito delle forze aviotrasportate, o di altre unità, tenerlo.
Il prossimo futuro
Prevedere come evolverà la situazione è difficile. Il Center for Defence Strategies valuta che per il breve e medio termine, nonostante tutto, i russi proseguiranno negli sforzi per prendere Bakhmut per poi passare gradualmente su posizioni difensive nelle direzioni Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka nel Donetsk. Si starebbero anche preparando per un’operazione offensiva per la presa di Kupyansk nella regione di Kharkiv. Quest’ultima potrebbe essere lanciata nello stesso momento della controffensiva delle forze di Kiev. La valutazione inoltre sostiene che le forze ucraine cercheranno di plasmare le aree di operazione in modo da creare le condizioni più favorevoli per il contrattacco. Lo sforzo sui fianchi di Bakhmut dovrebbe proseguire con l’intento di costringere le truppe russe a lasciare la città perché altrimenti resterebbero intrappolati.
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