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Il 19 settembre si celebra uno degli eventi più attesi dai napoletani il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Secondo la tradizione, se il sangue si scioglie è segno di buoni auspici per la città, il mancato miracolo è foriero di cattive notizie.

Gennaro nato a Benevento nel 272, morto a Pozzuoli il 19 settembre del 302. Vescovo romano martire cristiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che ne celebra il culto il 19 settembre, e da quella ortodossa. Patrono principale di Napoli, nel cui duomo alcune ossa del suo scheletro giacciano assieme a due ampolle che contengono quello che la tradizione popolare ritiene sia il suo sangue. La figura è storicamente oggetto di culto e folklore. Si ritiene che il fenomeno dello scioglimento del sangue, rappresentato ritualmente il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, sia da attribuire a miracolo e foriero di buona sorte.

La credenza popolare considera la figura di San Gennaro fondamentale nell’arresto dell’eruzione del Vesuvio del 1631, avvenuto in coincidenza di una processione in cui le sue reliquie furono portate in processione ed esposte di fronte al vulcano attivo. La sua martirizzazione secondo i riferimenti storici è avvenuta all’inizio del IV secolo, durante la persecuzione dei cristiani da parte dell’imperatore Diocleziano.

Era il vescovo di Benevento, si recò con  Desiderio e il diacono Festo in visita ai fedeli a Pozzuoli. Nello stesso momento il diacono di Miseno, Sossio fu arrestato per ordine del persecutore Dragonzio, governatore della Campania, lungo la strada che stava percorrendo per recarsi alla visita pastorale.

19 Settembre San Gennaro

Gennaro, Festo e Desiderio si recarono in visita dal prigioniero, ma, avendo interceduto per la sua liberazione ed avendo fatto professione di fede cristiana, furono anche loro arrestati da Dragonzio e condannati ad essere sbranati dai leoni. Il giorno dopo per l’assenza del governatore impegnato altrove o secondo altre fonti il popolo dimostrava simpatia verso i condannati per evitare disordini il supplizio fu sospeso. Quindi furono condotti nei pressi del Forum Vulcani (l’attuale Solfatara di Pozzuoli), e decapitati nell’anno 305.

Nel luogo del supplizio sorse un santuario in ricordo del loro martirio, Il corpo di Gennaro sarebbe stato sepolto nell’Agro Marciano e successivamente nel V secolo traslato dal duca-vescovo di Napoli Giovanni I nelle Catacombe di San Gennaro. Dopo la decapitazione sarebbe stato conservato del sangue di Gennaro come era abitudine a quel tempo, raccolto da una pia donna di nome Eusebia che lo racchiuse in due ampolle che sono divenute un attributo iconografico tipico di San Gennaro.

Il sangue di San Gennaro si è sciolto per la prima volta ai tempi di Costantino I, quando il vescovo Severo  trasferì le spoglie dall’Agro Marciano a Napoli. Durante il tragitto incontrò la nutrice Eusebia con le ampolline del sangue del santo, alla presenza di Eusebia. il sangue nelle ampolle si sciolse. L’autorità ecclesiastica affermache lo scioglimento del sangue di San Gennaro, pur essendo scientificamente inspiegabile, non obbliga i fedeli cattolici a prestare l’assenso della propria fede.

L’evento è definito come un fatto prodigioso. E’ approvata la venerazione popolare, essendo impossibile allo stato dell’attuale conoscenza dei fatti, un giudizio scientifico che spieghi il fenomeno della liquefazione.

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