Un 73enne ha ucciso la moglie in auto alle porte di Roma per poi confessare il proprio crimine in una tabaccheria: i carabinieri hanno già provveduto ad arrestare l’assassino.
Il femminicidio numero 51 dell’anno ha avuto uno svolgimento abbastanza rapido: i due si trovavano a Fonte Nuova, vicino a Roma, per andare dal veterinario e ritirare delle medicine per i gatti della signora.
Il killer ha atteso che la moglie salisse all’interno della propria automobile per poi freddarla con il colpo purtroppo letale: l’autodenuncia è avvenuta immediatamente dopo il delitto, all’interno di una tabaccheria vicino alla scena del crimine.
Sono bastate quattro semplici e terribili parole per ammettere un fatto del genere: “Ho ucciso mia moglie”.
Il tabaccaio non ha potuto fare altro che chiamare i soccorsi e i carabinieri: per la donna non c’è stato molto da fare, mentre le autorità hanno condotto l’uomo in caserma in stato di fermo.
I numerosi testimoni che hanno assistito alla scena o agli istanti successivi sono sotto shock.
La donna, Annarita Morelli, era in procinto di separarsi dal marito, Domenico Ossoli, che invece voleva convincerla a rinunciare alla propria scelta.
Le prime indagini dei Carabinieri sul 73enne evidenziano una personalità non esattamente da santo: l’uomo non accettava minimamente la separazione (“Piuttosto l’ammazzo, ma non le do la separazione”) e controllava in maniera ossessiva la moglie e la propria vita.
L’uomo, ad esempio, aveva piazzato un GPS all’interno dell’auto di Annarita, per monitorare i suoi spostamenti.
Gli accertamenti dei Carabinieri hanno verificato anche la legittimità del possesso dell’arma da parte dell’uomo: appassionato di caccia, il 73enne deteneva la pistola usata per uccidere Annarita in maniera legale.
Adesso Domenico Ossoli dovrà fronteggiare duri interrogatori per spiegare cosa lo abbia portato a compiere un delitto tanto atroce nei confronti della donna che in teoria amava.