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Impennata colossale dei prezzi dei carburanti, con la benzina che raggiunge il prezzo di 1,911 euro al litro per il self service. L’ultimo valore massimo era sta rilevato lo scorso 19 ottobre, con 1,9000. Con questo nuovo costo, le compagnie oscillano fra 1,906 e 1,928 euro/litro (no logo 1,897). Secondo i dati di Quotidiano Energia ricevuti dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 del 7 aprile, il prezzo medio praticato del diesel self è 1,811 euro al litro (1,803 il dato precedente).

Prezzi ancora più alti per il servito della benzina con 2,048 euro al litro (rispetto a 2,037), con gli impianti colorati con prezzi tra 1,990 e 2,131 euro al litro (no logo 1,950). La media del diesel servito è 1,951 euro al litro (contro 1,943), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,889 e 2,029 euro al litro (no logo 1,853). I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,723 e 0,741 euro al litro (no logo 0,709). Infine, i prezzi medi del metano auto vanno da 1,308 a 1,414 euro al kg (no logo 1,316). 

Perchè il costo del carburante sale?

L’aumento dei prezzi del petrolio è rafforzato dalle aspettative di una riduzione dell’offerta causato dai tagli Opec+, da una minore produzione delle raffinerie russe in seguito agli attacchi dei droni ucraini nei confronti di alcune importanti raffinerie del Paese, visto che la Russia rappresenta il 40% della produzione globale di petrolio nel 2023 insieme a Stati Uniti e Arabia Saudita, da un maggiore ottimismo sulla domanda globale alla luce della resilienza dell’economia Usa e dei dati positivi sulla produzione cinese che riflettono le prospettive di miglioramento della domanda.