Illmtiz il racconto di Susanna Tamaro racconta di un viaggio , un viaggio il cui obiettivo è quello di ritornare alle radici della propria famiglia , soprattutto alle radici di se stesso.
Il ritorno di Susanna Tamaro è in realtà, uno sguardo a ritroso verso le proprie origini letterarie. Illmitz, infatti, è il romanzo d’esordio della scrittrice, tenuto nel cassetto per lunghi anni fino alla pubblicazione. Un testo che anticipa anche Va’ dove ti porta il cuore rappresentandone, in fondo, un preambolo stilistico acerbo ma già ricco di carattere e personalità.
Il protagonista, un giovane venticinquenne, compie un viaggio introspettivo, ricco di flashback, alla ricerca di un sé perduto. L’oppressione di una vita piena di aspettative lo spinge alla ricerca di una pausain un posto tranquillo e pacifico; Illmitz, per l’appunto, una cittadina posta al confine tra Austria e Ungheria: una sorta di locus amoenus contemporaneo, un idillico villaggio in cui il tempo pare fermarsi e la natura domina sul progresso. Il nome, scelto non a caso per il suo suono evocativo, descrive altresì lo stato d’animo del personaggio, giunto ad un momento borderline della propria esistenza. “Sento che in realtà devo apprendere ancora molte cose da Illmitz, chiarirne altre e che non me ne andrò prima di aver compreso l’intero percorso, come in un respiro”.
Attraverso alcuni racconti, posti all’interno come in una sorta di matrioska narrativa, l’autrice mostra tutte le debolezze che caratterizzano il suo personaggio principale: egli, per lo più, rimembra eventi e incontri che possano descrivere autobiograficamente i difetti, le angosce e i desideri di rinascita che lo hanno portato a questa fuga dalla vita. All’interno di questa breve narrazione s’incontrano i fantasmi che infestano i pensieri della voce narrante: la sorella Agnese, scomparsa tragicamente in tenera età; Andrea, il suo amico d’infanzia incapace di recidere le radici che lo legano al paese natio; la madre, figura più ingombrante in questa sua difficile lotta con il proprio Io; Cecilia, la fidanzata che lo ricopre d’affetto e che sopporta ogni sua sfuriata d’angoscia.
Illmitz conserva tutte le ingenuità di un esordio, dallo stile non sempre uniforme alle metafore prive della necessaria originalità. Eppure, nella sua natura poco matura, nasconde quei tratti indiscutibili che hanno segnato il successo, più che meritato, di Susanna Tamaro: una profondità dei personaggi mitigata da una scrittura semplice ma fortemente emozionale; una capacità estrema di coinvolgimento del lettore nella narrazione di una realtà profondamente atemporale.