• Tempo di Lettura:3Minuti

Call of Beauty nasce nell’immaginario Americano che influenza sempre di più l’Italia, soprattutto per quanto riguarda il mondo del make up.

Il glam è strettamente legato all’idea di successo. Basti pensare al business dell’estetica, che ha avuto una crescita esponenziale soprattutto grazie ai social media. Pensiamo a influencer del calibro di Kylie Jenner, Chiara Ferragni, ma anche James Charles e Nikkie Tutorials. Tutti loro hanno brandizzato e personalizzato le proprie linee di makeup, ricevendo estremo consenso sia dal pubblico che dalle aziende.

Questo non è sicuramente passato inosservato alla tv e più precisamente a Real Time, che fiutando il trend ha deciso di realizzare un programma che strizza l’occhio alle mode oltreoceano. Come d’altronde fa da anni con tutto il palinsesto.

Ma da chi far rappresentare una moda estera tramite il made in Italy?

Real Time scommette su Giulia De Lellis ed Emanuele Mameli, (che ricorda il “Mario Italiano”, il make up artist di fiducia di Kim Kardashian). Entrambi guidano in questo talent 8 giovani promesse, in palio la possibilità di diventare ambasciatori di Smashbox e Douglas, sfidandosi a colpi di mascara.

Questa prima edizione di Call of Beauty è stata vinta da Oscar Simonetta un tiktoker di 23 anni. Oscar frequentava già un’accademia di make up, Piemontese di origine ma Milanese di adozione.

Nel corso di ogni episodio, Giulia De Lellis ed Eanuele Mameli sono stati affiancati da diversi ospiti, come: l’artista musicale Beatrice Quinta, la tiktoker Elisa Maino, la make-up artist Alice Venturi. Ma anche la conduttrice radiofonica Giulia Salvi, la tiktoker imitatrice Rametta, la webstar Ambra Cotti e la conduttrice tv e influencer Nilufar Addati. Insomma, il web si è totalmente traferito nel grande schermo per qualche settimana.

Infatti, neanche a dirlo, Tik Tok è parte integrante del programma. Basti pensare che i concorrenti non solo si devono sfidare in una prova artistica e una tecnica. Ma devono anche saper comunicare in modo efficace e produrre video per le piattaforme social.

Il programma ha dei tempi di narrazione molto veloce, ha un cast già con volti familiari che sposano a perfezione l’utenza di Real Time, che è giovanissima.

Infatti i ragazzi guardano il programma anche per seguire i loro influencers preferiti. Le prove tecniche degli sfidanti sono brevi, come quelle artistiche. Essendo le riprese molto corte, questo non consente al telespettatore di giudicare personalmente la performance.

Proprio per questo il ruolo dei conduttori è fondamentale e di guida, creando una vera e propria dipendenza di giudizio. In particolare Emanuele Mameli è la voce narrante del gioco, e svolge un ruolo un po’ più severo di quello di Giulia De Lellis, che co-conduce il programma con uno spirito più frizzante.

Il programma Call of Beauty però da un punto di vista degli ascolti non è stato accolto con molto entusiasmo, basti che le prime 2 puntate hanno raccolto meno di 100.000 spettatori.

Cosa che non ha sicuramente fermato l’entusiasmo della De Lellis che decide sui social di affidarsi all’ironia, con tagli e spezzoni delle sue gaffe dietro le quinte del programma. Dopo “Love Island” l’influencer di origini romane si è rimessa in gioco in un ruolo diverso, dimostrando così di adattarsi ai diversi tipi di format, e non di adattare in maniera forzata il format a sé stessa.

Speriamo che a differenza di Love Island, ci sia una seconda volta!