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Ritorna uno degli eventi più attesi, con l’edizione numero ventitré del Comicon, Salone del fumetto e dell’intrattenimento a 25 anni dalla sua fondazione.

Lo scorso anno ci fu la grande rentrée. Infatti dopo due anni di sospensione con limitazioni all’80% della capienza e accoglienza calorosa. Ma quella di quest’anno ha rotto ogni record finora raggiunto. Vediamone i numeri: 170 mila visitatori (quasi 40 mila più della precedente edizione), 380 espositori, 400 eventi, 7000 professionisti accreditati in tutti i settori per una fiera che ne contiene all’interno quasi un’altra decina.

La manifestazione si è confermata l’evento di maggior rilievo nel capoluogo campano, ormai un punto di riferimento internazionale per i cultori delle varie correnti della cultura pop (fumetti, videogiochi, arte grafica, e tanto altro) che qui ritrovano una forte vetrina in un vortice di crossmedialità, ma anche spettacolo per i semplici curiosi o non appassionati.

Vediamo da dove è partita, come si è evoluta e dove sta andando.

Eravamo alla metà anni ‘90, periodo di pieno fermento culturale: il fumetto sia nostrano sia straniero viveva una trasformazione radicale col moltiplicarsi delle opere nelle edicole e nelle fiorenti librerie specializzate di manga, nuove collane Italiane (Bonelli, Bonellidi e non), comics Usa e la sempreverde industria sudamericana con tutta una serie di riviste e opere di supporto (la rivoluzione web era ancora lontana ma non troppo).

A farla da padrone erano soprattutto il Lucca Comics e l’ExpoCartoon romano (sostituito oggi dal Romics) e chi (come chi vi scrive) voleva respirare l’aria di una grande manifestazione dedicata al mondo della nona arte era costretto a viaggi non indifferenti.

Immaginate quindi nel 1998 la sorpresa nel vedere un simpatico omino sui manifesti disegnati da Lorenzo Mattotti che invitava ad un evento, il cui nome richiamava la quasi omonima manifestazione di San Diego, nella Napoli che, salvando qualche piccolo evento come la mostra su Hugo Pratt, aveva perso da vari anni i contatti con un mondo ad essa profondamente legato. Lungi dal riprendersi dalla sola presenza dell’evento, anche la location avrebbe continuato a stupire, con stand ed esposizioni poste all’interno di un castello, da sempre uno dei topos dell’immaginario collettivo.

I nomi degli ospiti in cartellone poi erano quelli delle grandi occasioni: Miguel Ángel Martín (autore spagnolo che la rivista LIFE definii come il miglior disegnatore europeo), Claudio Chiaverotti (nome forte della Bonelli a cui dobbiamo tra l’altro Brendon e Morgan Lost), Paolo Parente (illustratore di fama mondiale) e Giuseppe Palumbo (il papà di Ramarro).

Si iniziò col botto. Ma i numeri dati dagli incassi (e tutta una serie di difficoltà logistico-organizzative per una manifestazione di nuovo tipo) stavano per affondare definitivamente un sogno appena nato. Ma così non fu.

L’edizione del 2000 si tenne a Villa Pignatelli con ospite di apertura il visionario d’oltralpe Enki Bilal e si ripartì con tante nuove speranze. La manifestazione diede buoni segni e già l’anno dopo si ritornò all’originaria sede di Castel Sant’Elmo, sulla collina del Vomero.

Anno dopo anno non solo gli appassionati ma anche i semplici curiosi cominciarono sempre di più ad affluire al Comicon e il passaparola, aiutato anche dalla rete in crescita in quegli anni, si diffondeva attraendo visitatori anche dalle altre regioni. Il richiamo era aiutato anche dagli ospiti sempre importanti che si davano appuntamento al Comicon. Per citarne alcuni possiamo ricordare Go Nagai, a cui dobbiamo Mazinga Z, Goldrake, Devilman e tanti altri, Jean Giraud, in arte Moebius, a cui dobbiamo L’Incal, Arzach, Il Garage Ermetico; Sergio Toppi, compianto maestro nostrano del fumetto storico e non solo. Più volte il Comicon poi ha visto la presenza del guru del fumetto erotico grande amico di Fellini Milo Manara, i cui fan per uno schizzo o solo una firma erano pronti a passare l’intera giornata in fila.

Altro punto forte del Comicon, già presente fin dalla prima edizione è il Premio, intitolato ad Attilio Micheluzzi, storico autore che ha vissuto a Napoli gran parte della sua vita artistica, scomparso prematuramente nel 1990. Qui una giuria, formata nei vari anni da esperti del settore (librai, editori, autori ecc.) vengono speso affiancati da elementi “laici” (registi cinematografici, attori, scrittori) assegna in premio per varie categorie (miglior serie, miglior sceneggiatore, ecc.) una targa raffigurante Petra Chérie, intrepida spia francese che combatte i tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale nata dalla penna di Micheluzzi.

L’impianto originale ha visto poi affiancarsi in seno alla manifestazione ulteriori iniziative come la rassegna Imago dedicata ai temi sociali tramite opere realizzate ragazzi delle scuole e votate dagli stessi spettatori, o il Cosplay Player Challenge, dedicata al fenomeno del Cosplayer (termine che viene dall’inglese ed è la crasi di costume player) che in modo riduttivo possiamo descrivere come una sorta di travestimento interpretativo da parte di appassionati (qualcuno poi diventato professionista del settore) di personaggi di fumetti, cartoni animati ma anche provenienti da cinema e serie tv.

L’attuale sede, la Mostra d’Oltremare, dapprima ha affiancato Castel Sant’Elmo, in seguito l’ha sostituita. È più idonea ad accogliere le migliaia di visitatori in numero via via crescente: gli spazi crescono, aumenta il prestigio della manifestazione che diviene così di richiamo anche per gli appassionati stranieri.

Gli ospiti di quest’anno sono stati notevoli, visti sui vari palchi e negli stand, e qui possiamo solo limitarci a citarne un breve elenco.

Partiamo dall’autrice del poster ufficiale l’illustratrice e scrittrice napoletana Mirka Andolfo. Classe 1989, considerata una delle autrici italiane più complete ed eclettiche a livello internazionale. Ha ottenuto grande successo per le sue serie Sacro/Profano, ControNatura, Mercy e Sweet Paprika e vanta prestigiose collaborazioni nostrane e internazionali: Wonder Woman e Bombshell per la DC Comics e Ms. Marvel per Marvel Comics negli Usa, Dylan Dog per la Bonelli in Italia, Les Chroniques d’Underork per le Éditions Glénat in Francia, nonché aver colorato copertine per Topolino, Geronimo Stilton, Peanuts lavorando con artisti come Fabio Celoni, Corrado Mastantuono e Giorgio Cavazzano che è stato il Magister dell’edizione del Comicon di quest’anno.

Ogni anno il COMICON celebra un Magister, una figura di riferimento tra i grandi maestri del fumetto italiano, che mette al centro di mostre, incontri e altre attività del programma festivaliero. Come anticipato quest’anno il ruolo è stato ricoperto da Giorgio Cavazzano, leggenda del fumetto umoristico e disegnatore italiano fra i più tradotti al mondo di tutti tempi. Veneziano, nato nel 1947 ed allievo di Romano Scarpa, crea con il papà di Dylan Dog Tiziano Sclavi Altai & Jonson, spassosa parodia del generepoliziesco e con l’autore di Sturmtruppen, il compianto Bonvi i classici La Città e Maledetta Galassia.

Su testi di Tito Faraci nel 2003 fa muovere Spider-man per le vie di Venezia ne Il segreto del Vetro. Icona dei classici Disney con storie tradotte in tutto il mondo, al di fuori del mondo delle nuvole parlanti ha curato varie campagne pubblicitarie tra cui ricordiamo quelle per la Fiat e per il gelato Cucciolone, oltre che la gestione dell’Immagine del Carnevale di Venezia nelle edizioni 2014 e 2015. A lui è dedicata la mostra: Galassia Cavazzano. I mondi elastici di Giorgio Cavazzano, che ne ripercorre la carriera attraverso i suoi universi in bilico fra realismo e deformazione plastica.

Vari gli ospiti giunti da oltreoceano: da Chicago il talentuoso disegnatore Daniel Warren Johnson, autore della serie Extremity candidata al premio Eisner dove presenta per Saldapress l’inedito Do a Powerbomb, opera ambientata nel mondo del wrestling e la nuova edizione del cult metallaro Murder Falcon.

Lo sceneggiatore Brian Azzarello ritorna per la terza volta a Napoli dopo le edizioni del 2003 e del 2018: autore noto per 100 Bullets ed Hellblazers, entrambe serie Vertigo, l’etichetta adulta della DC Comics, oltre che per varie graphic novel come Batman/Deathblow: Fuoco incrociato e Sgt. Rock. Tra l’incudine e l’inferno. Azzarello doveva essere accompagnato dall’amico Jim Lee, creatore dell’Image e uno dei più grandi disegnatori viventi, realizzatore dell’albo più venduto della storia, X-Men 1 del 1991 con quasi otto milioni e mezzo di copie. Lee, da pochi giorni diventato Presidente della Dc Comics, non ha potuto presenziare alla manifestazione a causa di un improvviso lutto.

Dal 23 al 25 giugno 2023 partirà lo spin-off settentrionale della manifestazione, il Comicon Bergamo, presso la Fiera di Bergamo e sarà inaugurata con la mostra di Milo Manara “Vite d’Artista”, dal  22 giugno presso la ex chiesa della Maddalena di Bergamo.

Annunciate in chiusura della manifestazione le date della ventiquattresima edizione del Comicon Napoli che si terrà a Napoli dal 25 al 28 aprile 2024.