“Draghi si era stancato”. Vorremmo partire da questa battuta dell’ex presidente Silvio Berlusconi perché riteniamo che abbia, di fatto, fotografato bene quale fosse la situazione “politica” italiana nelle ultime ore. E’ molto probabile che Mario Draghi, comunque, un personaggio di rilievo a livello mondiale, autorevole e autoritario, possa essersi stancato dei leader della politica italiana. Aveva spinto, 17 mesi fa, per un governo di unità nazionale e tutti o quasi si erano detti disponibili di affiancarlo. Poi le turbolenze interne alla maggioranza e all’opposizione. A partire dal M5S con Giuseppe Conte alla ricerca della “poltrona” perduta. E messo alle corde dallo scissionista Luigi Di Maio, alla ricerca di una “poltrona” per sempre. Ancora, i tradimenti e i sotterfugi che hanno caratterizzato Forza Italia, con i ministri Gelmini e Brunetta che si sono sfilati. Ai quali si aggiungerebbe la Carfagna. Con un Berlusconi probabilmente distratto, all’oscuro di tutto. Salvini pronto a un nuovo papetee beach (d’altro canto si voterà il 25 settembre…) in giro per il Paese e la Meloni ormai convinta e convintasi di potere essere la nuova premier, eletta, però. L’unica differenza con Draghi. Centro destra unito nell’affondare la “barca di salvataggio” condotta dal presidente, ormai dimissionario, Mario Draghi ma pronto a darsi battaglia per la leadership. E il “campo largo”? Per ora si è molto ristretto, con Letta e Renzi, che non si amano affatto. E Di Maio che resterebbe ancorato all’ombra di Draghi. E l’Italia e gli italiani? Ancora una abbandonati colpevolmente dalla politica.
