“Non si sa con certezza” se l’attuale vaccino per il Covid – 19 sia efficace anche contro la variante inglese di Sars-CoV-2, ha dichiarato il virologo Andrea Crisanti.
Inoltre, Crisanti “esistono forti dubbi sulla variante brasiliana”. Sembra di capire che non esista una certezza sull’efficacia del vaccino anche nei riguardi del ceppo sudamericano, dunque.
Questa è l’ultima affermazione che preoccupa le autorità sanitarie. A rivelarlo all’Adnkronos è il virologo Andrea Crisanti.
Preoccupazione per la curva in salita
Lo studioso osserva con preoccupazione le criticità che le varianti del virus. Esse, infatti, possono causare al processo di immunizzazione un forte rallentamento. Inoltre, riferendosi alla variante inglese, evidenzia come “trasmettendosi in maniera più efficace, incide sull’indice Rt e di conseguenza alza la soglia dell’immunità di gregge”.
Il Prof. Crisanti puntualizza che la variante inglese è stata trovata in modo sporadico in Veneto. Tuttavia non abbiamo alcuna prova che sia responsabile dell’impennata di contagi.
Rischio di un’epidemia incontrollata
Si tratta di questo, infatti: stiamo assistendo a una forte impennata dei contagi, tanto che l’indice Rt è salito a 1.09. Esiste un serio rischio di andare verso “una epidemia non controllata”. Quest’ultimo è il panorama contenuto nella bozza del report di monitoraggio di Istituto superiore di sanità, di concerto con il Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19.
Nel panorama internazionale cresce la preoccupazione per la comparsa di varianti con un potenziale e significativo impatto su vaccini e trasmissione del virus, come la variante brasiliana.
Secondo Crisanti è necessario alzare le restrizioni per non andare incontro alla completa saturazione degli ospedali, che già attualmente sono in sofferenza. Con il nuovo DPCM valido fino al 15 fennraio prossimo, il governo ha adottato forme di lockdown più stringenti. Servono “per diminuire la trasmissione e impedire che si sviluppino varianti resistenti al vaccino. Bisogna evitare che il virus corra e continui a infettare passando di persona in persona e questo è l’unico modo: diminuire la trasmissione e vaccinare velocemente più persone. Non credo che abbiamo altre opzioni”.
Quanto ai tempi per il raggiungimento dell’immunità di gregge, conclude Crisanti, “molti colleghi hanno detto che quest’anno non basterà. Del resto è passata una narrativa non realistica. E hanno voluto mettere in guardia le persone sul fatto che la disponibilità dei vaccini non è immediatamente la soluzione del problema”.
È ancora indispensabile mantenere alta l’attenzione e non abbassare la guardia. L’osservanza delle indicazioni dell’ISS – finché il vaccino non sarà disponibile per tutti – è ancora l’unica arma che abbiamo per impedire la diffusione del virus.
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