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L’Eurovision quest’anno è stato vinto dalla cantante svedese Loreen: la seconda artista (dopo l’irlandese Johnny Logan) e la prima donna a vincere due volte la gara, dopo aver trionfato anche nel 2012 a Baku.

Questo significa che l’anno prossimo sarà la Svezia ad ospitare la finale della rassegna della canzone europea, proprio a 50 anni dalla vittoria degli Abba, gruppo-mito svedese.

Marco Mengoni si è posizionato quarto, non rientrando nelle vittorie italiane che vedono come protagonisti invece: Gigliola Cinquetti nel 1964, Toto Cotugno nel 1990, i Måneskin nel 2021. In pratica la metafora per eccellenza dei cambiamenti culturali avvenuti nel nostro paese.


Ma come nasce l’Eurovision?

L’Eurovision Song Contest è uno dei più grandi eventi musicali al mondo, che si tiene annualmente dal 1956. L’idea originale era quella di creare un evento che unisse le persone attraverso la musica.

Nelle prime edizioni dell’Eurovision erano solo sette i paesi che partecipavano, ma oggi il numero è cresciuto a 39, inclusi paesi al di fuori dell’Europa, come Israele e l’Australia.

Ogni paese seleziona un artista per rappresentarlo e, durante la serata finale, tutti gli artisti si esibiscono davanti a una giuria e al pubblico.

Negli ultimi anni il contest ha avuto anche una parte importante per quanto riguarda  il tema dell’inclusione, centrale nel mondo dello spettacolo.

Ad esempio nel 2014, il cantante Conchita Wurst rappresentò l’Austria con la canzone “Rise Like a Phoenix”, e la sua performance fu particolarmente rilevante per la comunità LGBTQ+ in quanto Conchita è un’artista drag queen.

Nel 2016, il cantante ucraino Jamala vinse l’Eurovision con la canzone “1944”, un pezzo emotivo che ricorda il destino degli tatari di Crimea durante la Seconda Guerra Mondiale. La canzone ebbe molte critiche tra cui il governo russo, che la considerarono politicamente motivata.

Criticità

L’Eurovision Song Contest è uno degli eventi musicali più seguiti al mondo, ma come ogni evento di tale portata, presenta anche alcune criticità. Tra i problemi che l’Eurovision deve affrontare ogni anno, ce ne sono alcuni che sembrano ripetersi con una certa frequenza.

Uno dei principali problemi dell’Eurovision è la politica.

L’evento viene spesso criticato per essere influenzato da questioni politiche. Alcuni paesi infatti si votano tra di loro per motivi non strettamente legati alla qualità della canzone o alla performance dell’artista. Alcune nazioni storiche hanno addirittura boicottato l’evento in passato, come la Turchia che ha deciso di non partecipare dal 2013 a causa di una presunta parzialità nei confronti di paesi europei come Grecia e Cipro.

Un altro problema riguarda la qualità delle canzoni.

In alcuni casi, le canzoni presentate non sembrano essere all’altezza di un evento di così grande portata. Alcuni spettatori hanno criticato la tendenza a privilegiare canzoni o performance eccentriche o sorprendenti, a discapito della qualità artistica.

Inoltre, alcuni paesi sembrano avere un vantaggio rispetto ad altri, in quanto dispongono di maggiori risorse economiche per la produzione di performance particolarmente elaborate e spettacolari. Ciò significa che alcuni paesi possono presentare performance molto più elaborate e costose rispetto ad altri, dando loro un vantaggio competitivo.

Come se non bastasse l’Eurovision deve fare i conti con il problema della lingua.

Negli ultimi anni, è diventato comune presentare canzoni in inglese, a discapito delle lingue nazionali. Ciò ha portato ad alcune critiche riguardo alla perdita dell’identità culturale delle nazioni partecipanti.

Tuttavia, è da riconoscere che con il susseguirsi delle varie edizioni, sia con l’impegno di tutti i partecipanti che degli organizzatori, l’Eurovision sta facendo passi da gigante offrendo uno spettacolo sempre più coinvolgente ed emozionante per tutti gli spettatori.

Curiosità Eurovision

1. Il sistema di voto dell’Eurovision è noto come “sistema di voto a punti”, in cui ogni paese assegna un certo numero di punti alle canzoni che preferisce. Questo sistema di voto si adottò nel 1975 per evitare che i paesi votassero solo per i loro vicini geografici.

2. Il record di vittorie dell’Eurovision appartiene all’Irlanda, che ha vinto il concorso ben sette volte. Il Regno Unito, la Francia e il Lussemburgo seguono con cinque vittorie ciascuno.

3. Il Festival di Sanremo, l’evento musicale italiano più importante, ha ispirato la creazione dell’Eurovision. La manifestazione italiana ha infatti avuto un grande successo in tutta Europa negli anni ’50, spingendo la BBC a creare un evento simile.

4. Nel 1969, l’Eurovision fu vinto ex aequo da quattro paesi: Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e Francia. Questa è stata l’unica volta nella storia dell’evento in cui si è verificato un pareggio.

5. Nel 1974, l’Eurovision è stato vinto dalla cantante svedese ABBA con la canzone “Waterloo”. La band ha poi raggiunto un successo planetario, diventando uno dei gruppi musicali più famosi al mondo.

6. L’Eurovision apparve in tutto il mondo per la prima volta nel 1970. Oggi, l’evento è trasmesso in oltre 50 paesi e raggiunge un pubblico di circa 180 milioni di persone.

Grazie alle sue esibizioni accattivanti, il sistema di votazione coinvolgente e l’atmosfera esagerata nonché spettacolare permette all’Eurovision di essere uno dei programmi televisivi più popolari al mondo con le sue vittorie esaltanti, le polemiche e le innovazioni.

Inoltre con la sua varietà di artisti, lingue e stili musicali rappresentati, accompagnata da un’elaborata coreografia e costumi accattivanti rende l’Eurovision uno spettacolo che merita di essere visto almeno una volta nella vita.