Eccoci alle terza serata del Festival di Sanremo.
Ormai familiari luci blu, musica da fiaba e vestiti eccentrici: che continui lo spettacolo!
La terza serata si apre con Amadeus (che nel frattempo ha raggiunto 1milione di followers su Instagram) che insieme a Gianni Morandi accoglie il pubblico dell’Ariston e quello da casa con una diretta Instagram, che come previsto, ha fatto impazzire il web. Sono infatti tantissimi i commenti dei suoi followers, ma non solo.
Anche Fiorello subentra nello spazio social del conduttore, commentando nei modi più disparati: diventati subito virali.
Arriva poi Paola Egonu, protagonista indiscussa della serata.
Entra sul palco con la postura e la determinazione tipiche di una sportiva, sorridente, e pronta a godersi da giovanissima il palco più famoso d’Italia.
Ed è proprio dal palco dell’Ariston che Lazza scende per regalare il suo bouquet di fiori a sua madre, seduta tra il pubblico.
Non è la prima volta che il cantante elogia la madre in un contesto del genere, infatti il cantante, figlio unico, già diverse volte durante i suoi concerti ha invitato la madre sul palco ringraziandola per il sostegno e l’amore donatogli. Un gesto che, come previsto, ha conquistato tutti.
Al Festival di Sanremo poi va in scena l’incontro tra la storia della musica, Gianni Morandi e la musica 2.0, quella di Sangiovanni. La combo inedita canta insieme “Fatti rimandare dalla mamma”, una hit intramontabile che unisce la nuova e la vecchia generazione.
E’ poi tempo per un breve dejavù:
L’ennesimo problema audio del Festival, e questa volta tocca proprio a Gianluca Grignani.
Il concorrente infatti, vestito con una giacca bianca con la scritta “No war” interrompe la sua esibizione, non senza accennare all’episodio della prima serata.
Il cantante afferma: “Anche se a vent’anni non avrei saputo come reagire” strizzando così l’occhio alla sdrammatizzazione.
C’è poi anche la band più attesa della serata: I Maneskin.
Appena tornati dal tour Americano, e subito dopo aver lanciato il loro album “Rush!” sono accompagnati tra un’esibizione e l’altra da Tom Morello: re della chitarra underground. (Morello ha infatti reinventato la chitarra rock per il mondo post-hip-hop negli anni ’90, grazie ai Rage Against the Machine)
La band suona alcuni tra i loro più grandi successi, che hanno conquistato l’Italia e poi il mondo. Portando la band dalle strade di Roma fino ai Grammy.
Tra una gag e l’altra, con Amadeus che trasporta un bambino fuori dal palco e Annalisa si esibisce sul palco Suzuki con “Bellissima”. Il Festival si collega poi anche con la Costa Smeralda, dove troviamo Guè Pequeno che canta “Mollami pt.2”.
Gianni Morandi e Paola Egonu intanto giocano “all’esperienza dell’altitudine” dove il co- conduttore cerca di raggiungere il metro e 93 della campionessa olimpica.
Ma è in un secondo momento che proprio la campionessa si stacca dalla sua storia atletica.
Si parla della dichiarazione della pallavolista in conferenza stampa,, “L’italia è un paese razzista, ma sta migliorando”. Dichiarazione che ha scatenato un dibattito molto acceso, con al centro l’analisi della vita dell’atleta.
Si apre così un momento di racconto per Paola Egonu che legge, (anche se per poco poiché subito dopo guarda diritto al pubblico) la sua storia. In modo tale che nessuno possa raccontarla al suo posto.
Parla della sua infanzia, della sua famiglia, di come viene definita “ermetica” dalle persone che la conoscono.
Parla dei media, delle parole, ringrazia i suoi genitori, e l’idea di sacrificio che le hanno inculcato.
“Da bambina ero fissata con i perché, poi sono cresciuta e i perché sono continuati”
Egonu si interroga sulla sua diversità, e arriva alla conclusione che quest’ultima è anche, soprattutto, la sua unicità.
Paragona la diversità a dei bicchieri d’acqua, che pur se apparentemente diversi, contengono la stessa acqua, che se bevuta, dice la co-conduttrice “sa di vita”.
”Sono più le finali che ho perso che quelle che ho vinto, ma questo non fa di me una perdente”
Così si conclude il suo monologo, pieno di emozione.
“Sii sempre grato” è la frase che Paola Egonu scrive sulla palla da pallavolo che porge ad Amadeus, ricordandoci la fortuna che abbiamo ogni giorno a svegliarci, ed avere ancora tutto. Ricordando nuovamente la tragedia della Turchia e della Siria, le cui vittime oggi sono arrivate a più di 21.000.
La serata del Festival di Sanremo si conclude poi con un comico totalmente diverso da quello esibitosi ieri sera, arriva sul palco dell’Ariston Alessandro Siani.
“A quest’ora non si ride, s mang o cornett” è così che il comico il suo monologo.
La tematica che affronta è quella della tecnologia, le serie tv, i selfie. Descrivendo con degli sketch i danni e i pregi di quel topo di realtà che gli esseri umani vivono sempre più con morbosità.
Siani è un comico, che a prescindere dai gusti, riesce a mantenere una coerenza e una personalità ben definita. Il rischio è sicuramente quello di diventare una macchietta, rischio che il comico corre da anni, a volte riuscendo a scansarlo, altre meno.
E con il solito bacio di rito, i 3 presentatori ci lasciano alla conclusione di una terza serata di un Festival di Sanremo, che nel bene e nel male, non si smentisce mai.
Ma chi l’ha detto che le notizie del Festival finiscono in serata?
E’ proprio in mattinata infatti che viene annunciata una notizia inaspettata.
Giuseppe Faraldi (assessore al turismo del comune di Sanremo) comunica stamattina alla stampa che è arrivata un’offerta, non della Rai, per organizzare e gestire il Festival di Sanremo a partire dall’anno prossimo. Aggiungendo che la proposta, arrivata poche ore prima, deve essere ancora discussa.
“Valutandola nelle sedi opportune” aggiunge il sindaco di Sanremo Alberto Bianchieri.
