Il compianto filosofo e scrittore partenopeo Luciano De Crescenzo, a proposito del dubbio, nel suo omonimo libro del 1994, dichiarava:” Solo gli imbecilli non hanno alcun dubbio.Ne sei proprio sicuro? Non ho alcun dubbio.” Essere sempre sicuri di se, delle proprie idee in modo protervo ed apodittico, è forse uno dei peggiori mali di questo mondo. Tutto denota una forma di presunzione che secondo un detto popolare, è sinonimo di ignoranza.
Bisognerebbe poi capire se l’ignoranza nasce da una precisa volontà di ignorare le realtà o è figlia di scarsa conoscenza.In ogni caso avere dei dubbi, se da un lato denota tutta la fragilità dell’essere umano, dall’altro può essere considerata una precisa volontà di essere sicuri di non sbagliare nelle nostre decisioni ed opinioni. Anche chi è un uomo di fede non può non avere dubbi al cospetto di tutte le negatività ed afflizioni di questo mondo. Ci si domanda spesso perché tutto ciò viene consentito da Colui che tutto può ed al quale nulla sfugge? Ed a questo nonostante ci si industri a trovare mille risposte, una risposta certa ed autentica, ragionando con la nostra logica di umani , non la troveremo mai.
Dubbio e fede
Sarebbe invece più utile ricercare sempre una certa coerenza nella fede, ma per poterla trovare, occorrerebbe che ad essere coerenti ,dovremmo essere noi per primi che ci dichiariamo di professare la fede.Andare in chiesa e svolgere attività pastorali connesse, non serve a nulla se poi, nella nostra vita privata ci comportiamo in modo diverso da ciò che predichiamo o divulghiamo.
L’unica grande spiegazione è quella che per poter cambiare le cose, dovremmo noi stessi essere pronti a farlo, tutte le volte in cui ci accorgessimo di essere in errore. Lo facciamo veramente? Ognuno di noi dia a sé stessi la giusta risposta con coscienza e di scienza.
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