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Il nazionalista è, per antonomasia, colui che ha una acritica e spiccata tendenza a considerare esclusivamente ciò che appartiene alla propria nazione.

A differenza del cosmopolita che si sente cittadino del mondo anche forse in ragione della sua esperienza e cultura di perenne viaggiatore, il nazionalista ha un particolare forte sentimento alla propria nazione avvertendo la nostalgia ogni qualvolta si allontana e si confronta con altre realtà geografiche. Tuttavia alla luce dei diversi flussi migratori registratisi in tutti questi anni all’interno stesso delle regioni, per I motivi più disparati, abbiamo potuto registrare il sentimento crescente in molti, di un nazionalismo regionale. Il nazionalista regionale è colui, per esempio, che dalla città ha dovuto trasferirsi  in provincia o viceversa e che, nonostante viva da più tempo nella sua nuova allocazione regionale, conserva in se quello spirito nazionalista che lo porta sempre al ricordo delle origini del proprio habitat nativo.

Ci sono persone che da questa emigrazione interna   ne hanno tratto benefici per la loro vita sociale, essendosi allontanati da realtà ambientali difficili in cui vivevano, altri invece che, avendolo fatto in prospettiva di una evoluzione ambientale del posto in  cui sono  andati a vivere, con il tempo si sono  trovato  ad assistere, per diversi motivi, ad un’involuzione più che ad un’evoluzione non solo demografica del posto stesso. Tutto questo ha delle variabili diverse da individuo ad individuo, però resta sostanzialmente il fatto che chi nasce e cresce in un posto maturando ideologicamente le sue radici e cultura in modo sano e senza  sbavature, è li che vorrebbe finire I suoi giorni essendo un nostalgico nazionalista regionale.

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