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Il linguaggio è l’arma più potente che abbiamo per decostruire la piramide delle diseguaglianze e della violenza di genere ed è questo il presupposto da cui parte il progetto ”Il Potere del Sapere”, nato dalla referente dell’associazione Assipromos Latina Sonia Nasso, in collaborazione con la psicologa e criminologa Gabriella Marano, la sociologa e criminologa Maria Teresa Greco e l’avvocato Nicodemo Gentile.

L’idea è frutto di una lunga riflessione su quali possano essere le metodologie migliori per contribuire al cambiamento di una società che continua a incidere nomi femminili nella lunga lista di soprusi, abusi e femminicidi.

Leggere, ascoltare e confrontarsi: perché?

Le parole della referente Sonia Nasso sulla scelta della lettura come principale strumento di consapevolezza, ”La lettura può essere un potente strumento per promuovere la consapevolezza e la comprensione degli stereotipi di genere. I libri possono aiutare a mostrare come questi stereotipi si manifestano nella nostra società e come possono avere un impatto negativo sulle donne e sugli uomini. Un gruppo di lettura può fornire un forum in cui le persone possono discutere di questi temi in modo aperto e costruttivo. Questo può aiutare a creare una comunità di sostegno per coloro che sono impegnati nella promozione della parità di genere.”

Quali obiettivi? Come accedere?

Il progetto avviato lo scorso giovedì verte su una molteplicità di obiettivi:

  • Lettura di diversi libri per sensibilizzare la parità di genere
  • De-normalizzare le diverse forme di violenza di genere che perpetuano nello scenario sociale
  • Creare uno spazio di condivisione emotivo e personale
  • Sviluppare un pensiero critico sulla violenza di genere, il sessismo e gli stereotipi di genere della vita quotidiana
  • Creare una rete di sostegno per le donne e per le gli uomini
  • Coinvolgere gli uomini nella lotta della violenza di genere

Gli incontri verranno svolti ogni giovedì dalle 19 alle 20 sia in presenza in via Caravaggio a Latina sia online su Google Meet attraverso l’iscrizione direttamente dal link che troverete nella pagina Facebook ”Il Potere del Sapere”.

Perché partecipare al progetto?

Partecipare ai progetti che sensibilizzano la parità di genere, decostruiscono gli stereotipi e la violenza di genere è un atto d’amore per la collettività, ancora ben radicata a un retaggio culturale patriarcale e violento, a cui spetta il compito di crescere gli adulti del domani.

Una delle collaboratrici del progetto ed esperta dell’ambito della violenza di genere, la sociologa e criminologa Maria Teresa Greco, nonché autrice di uno dei libri che verrà presentato agli incontri, ”Rompiamo il silenzio’‘, si è espressa sul perché ha deciso di aderire all’idea dell’associazione Assipromos Latina,

”Ho aderito al progetto condividendone obiettivi e finalità, consapevole che per poter arrivare a parlare di parità di genere ed abolire la violenza di genere , sia necessario partire dalle fondamenta del problema sociale. Nel nostro tessuto sociale, con il tempo si sono sempre di più radicate disuguaglianze/ stereotipi che hanno reso impossibile il raggiungimento effettivo della parità di genere.

Fondamentale è quindi oggi, individuare, decostruire , neutralizzare ed eliminare questi stereotipi poiché accentuano le differenze sociali e contribuiscono a mantenere una struttura sociale basata sulla disuguaglianza e sull’asimmetria di potere”.

Cosa possiamo fare?

Le parole della sociologa e criminologa sulle possibili azioni per sradicare il linguaggio sessista e le variegate forme di violenza di genere nella nostra società,

”Le parole chiavi sono: Educare e sensibilizzare.
Educare e crescere un bambino/a senza stereotipi per trovarsi poi davanti un futuro adulto che ha interiorizzato la parità senza attribuire né al sesso maschile né al femminile compiti specifici. Educazione, conoscenza e formazione sono indispensabili in questo abbattimento di stereotipi.

Il modo migliore per farlo è sfruttando una delle armi sociali più potenti a nostra disposizione, il linguaggio. Arma che ha da sempre contribuito, ancor prima delle azioni, a proiettare a lungo la cultura patriarcale nella nostra società e che oggi, invece, deve essere usata per decostruire quella stessa cultura.”