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Lo stallo dell’economia è una costante in Iran. l’Inflazione è alle stelle e si aggira intorno al 50%. Il deprezzamento della moneta diminuisce notevolmente il potere di acquisto e la popolazione ha difficoltà ad acquistare beni di necessità. Fonti indipendenti hanno rilevato che l’acquisto di beni che qualche mese fa erano alla portata dei molti risultano ora di difficile approvvigionamento. È stato stimato che la vendita del pollo è diminuita fino al 50%.

Secondo l’Iran Iternational le difficoltà per la sopravvivenza spingerebbe qualcuno a vendere i propri organi all’estero, nonostante il divieto della legge iraniana.

Sulle questioni economiche è intervenuta recentemente anche la guida suprema Khamenei. Ha invitato le istituzioni ed i funzionari del regime a combattere la corruzione per porre rimedio alle difficoltà dell’economia.

Nel paese le critiche verso il governo del Presidente Raisi si moltiplicano e vengono chieste riforme statali. Per ora Raisi non va oltre la costituzione di un “gruppo di lavoro” che dovrebbe analizzare la situazione e fornire soluzioni. Ma è poco probabile che possa suggerire soluzioni concrete. Dei cambiamenti chiesti da molti non c’è accenno.

Anche funzionari dell’IRGC muovono critiche per la situazione economica. E pur senza far nomi, ma chiari riferimenti, il vice comandante delle Guardie della Rivoluzione ha detto che “la debolezza in campo economico è causata dalle autorità che non adempiono ai propri doveri”. Forse è opportuno ricordare che anche l’IRGC è un attore economico.

Accordo Raisi-Assad

Il Presidente nel frattempo cerca una sponda d’appoggio anche nella vicina Siria di Bashar al-Assad che, con il supporto militare ed economico sia dell’Iran che della Russia, ha ristabilito il controllo su gran parte del Paese dove agivano i gruppi ribelli sostenuti dall’esterno.

Tra i due vicini viene aperto un “programma di cooperazione globale e strategica”. Sono stati stabiliti accordi nel campo minerario, delle telecomunicazioni, del petrolio, oltre al mutuo sostegno e alla cooperazione nel campo esteri e della difesa. I piani di cooperazione andrebbero anche oltre. I due stati islamici hanno interesse nel sostenersi a vicenda, dato che ambedue sono sottoposti all’isolamento e alle sanzioni internazionali.

Questo legame preoccupa non poco, non lo nascondono gli americani. E impensierisce anche il ruolo che l’Iran sta cercando di ritagliarsi nella regione.

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