Un punto nelle ultime 5 partite. L’ennesimo derby perso al cospetto di una Juventus malmessa e in netta crisi. Un Toro svuotato, senza carattere, senza voglia di vincere, psicologicamente debole. Ieri sera tattica e tecnica entravano poco. C’era solo bisogno di mettere all’angolo un pugile tramortito. Invece niente, è mancato tutto. Proprio tutto. Come nei 17 anni di gestione Cairo. 17 anni con score allucinanti peraltro. 27 derby giocati, 21 persi. Un bilancio umiliante.
Un Toro stremato da anni ed anni di lampante improvvisazione, assenza di progetti ed investimenti. Le tre vittorie di inizio stagione contro le neopromosse avevano illuso che il Toro potesse essere più forte dello scorso anno. Ma il Toro si è indebolito sensibilmente dopo l’estate in cui se ne sono andati giocatori del calibro di Bremer, Belotti, Pobega, Mandragora, Praet, Brekalo.
Il Toro è l’unica squadra di serie A ad avere tre centrocampisti e solo due attaccanti. L’unico interesse di Cairo è quello di vivacchiare e fare plusvalenze e quando le cose vanno male spostare l’attenzione e le colpe sull’allenatore e sui giocatori. Ed è riuscito anche nell’impresa di spegnere l’entusiasmo di un combattente come Ivan Juric. Mai si era visto in quasi un anno e mezzo il tecnico croato così deluso e rassegnato. Emblematica la frase pronunciata nel post derby:
“Vorrei portare il Toro più in alto ma non si può. Sono stato preso solo per fare plusvalenze. A gennaio non mi aspetto niente e non chiederò rinforzi perché ho preso due schiaffi e ho fatto tre passi indietro”. Più chiaro di così. In questo percorso schizofrenico della gestione Cairo, tra pochissimi tentativi di creare qualcosa (periodo Petrachi-Ventura) e cocenti delusioni, il Toro si ritrova ad essere né carne né pesce, a galleggiare a metà classifica senza ambizioni.
Al netto della modestia della rosa, l’unica certezza di tutti questi anni è stata l’incapacità gestionale di Cairo che ha divorato la passione e l’orgoglio di tifare Toro anestetizzando un’intera tifoseria sempre più divisa ed incapace di organizzare una vera contestazione nei suoi confronti.
Seguici anche su Instagram!