Una delle conseguenze psicologiche in cui si rischia di imbattersi nella società moderna, a causa dei diversi fattori individuali e sociali, è quella dell’anedonia. Senza volerci addentrare in una materia già oggetto di studio di personale medico competente a trattare questa forma di depressione maggiore, possiamo solo rappresentare che, così come si apprende dai vari testi e mezzi di informazione, essa colpisce il depresso, facendogli perdere interesse e piacere verso alcuni piaceri della vita.
Chi soffre di questo tipo di depressione diventa insensibile verso quegli ambienti che per lui diventano “anedonici” Si ha di conseguenza, un appiattimento del proprio stato emotivo ed affettivo. Partendo dal presupposto che ogni individuo ha una sua propria soglia di resilienza verso le avversità della vita, di sicuro gli eventi sociali che si registrano continuamente nella società moderna, fanno si che per alcuni scatti “la riserva” di tale soglia, fino a farla completamente esaurire.
Ci sono individui che riescono più facilmente a condividere con il dolore e le ingiustizie della vita, forse perché non hanno mai voluto o osato reagire ad esse. Questi vivono la loro esistenza “senza infamia e senza lode” assumendo a volte degli atteggiamenti da ignavi che consente loro di vivere nella loro zona di confort individuale, che non abbandonerebbero per nessuna causa al mondo, costi quel che costi, succeda ciò che succeda. Ci sono altri che a differenza di loro, si sono sempre battuti per una giusta causa anche se essa apparteneva agli altri.
Anedonia
Quando poi arriva per loro il momento che pur essendo nel giusto nulla possono di per sé per reagire come vorrebbero ma possono solo affidarsi a chi per loro può farlo, questi individui che si potrebbero definire dei veri e propri guerrieri, rischiano di imbattersi in varie forme di anedonia che con il tempo potrebbero anche degenerare.
Cosa possiamo fare per loro? Da un punto di vista medico nulla, ma se vogliamo cercare di sentirci in perfetta simbiosi con la nostra coscienza, sforziamoci di ascoltare chi vive questa o altre forme di sofferenza fisica o psichica poiché con lo stesso metodo in cui giudichiamo gli altri, saremo tutti, nessuno escluso, giudicati un giorno dall’Unico Giudice Infallibile che ha un solo nome: Gesù Cristo.