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Lazio-Sassuolo, ultima di campionato di Serie A, termina 1-1: a Zaccagni risponde Viti. Davide Ballardini, allenatore neroverde, ha commentato il pareggio in conferenza stampa. Ecco cos’ha detto in merito alla gara contro i biancocelesti.

Le parole di Ballardini su Lazio-Sassuolo

Ogni partita conta anche se si è retrocessi, ci sono tante cose da salvaguardare. Tanti giocatori giovani non erano abituati a lottare per non retrocedere, si sono ritrovati in una situazione complicata. La testa conta tanto e noi siamo stati troppo fragili, almeno nei due mesi che ci siamo stati noi, a questo si aggiunge l’assenza del giocatore più rappresentativo. Se ho qualche rimpianto? Dodici partite sono poche, sono una preparazione e questo lo avluteremo, si fa in tempo a capire giusto due cose. Io sono arrivato con la speranza di avere tutti a disposizione e Berardi non c’era, prima di noi il Sassuolo senza di lui non aveva mai vinto una partita. Un giocatore non fa la squadra, ma è importante. Da Sassuolo mi porto le persone che ho conosciuto“.

Ballardini sulla sua Lazio

“La finale di Supercoppa Italia del 2009 fu una partita in cui fummo bravi, umili e fortunati. La mia era una Lazio a fine corsa, poi cambiarono tante cose. Ho un bel ricordo di Pechino e la società ti rimane straordinariamente, è una società di straordinaria importanza a livello internazionale”.

Ballardini su Tudor

“Tudor? Io l’ho incontrato quando era al Verona e sa bene quello che vuole. Le sue squadre hanno una linea chiara e si vede sul campo. è chiaro che ci vogliono giocatori funzionali rispetto al gioco da mettere in campo. Vedo che il gioco è completamente diverso da quello che c’era prima. Mi porto via tutte le persone conosciute nei due mesi che sono stato qui. Mi sono sembrate persone sincere, molto disponibili, mi sono piaciuti tutti dai dirigenti alla società. Il Sassuolo unisce la forza, competenza e questa semplicità ed è una squadra importante nel panorama del calcio italiano. I giovani sono ragazzi che il Sassuolo di cui è proprietario“.