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Lecce, una donna di 46 anni e un uomo di 52 anni sono indagati con l’accusa di atti sessuali con minorenni e pornografia minorile. La donna avrebbe somministrato ansiolitici al marito, cinque al mattino e altri cinque la sera, per chattare con il 52enne della Lombardia con cui avrebbe iniziato una relazione virtuale. Dopo avergli fatto conoscere la figlia 16enne, la donna desiderosa di continuare la relazione a distanza, avrebbe assecondato il desiderio del suo amante di poter fare videochiamate con la minorenne, in cui era costretta ad atti di autoerotismo e altro materiale pornografico. Sono state trovate oltre 3 mila foto hard della minorenne inviate in solo tre anni. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe adescato altre donne e minorenni in passato. Inoltre, la minorenne era controllata da un programma che il 52enne ha installato nel suo cellulare per poter localizzare ogni movimento.

La vicende è stata scoperta dal marito della donna, il quale ha letto alcune chat tra la figlia e i due indagati. Dopo la denuncia dei fatti, la minore è stata interrogata dal Pm, affiancata dall’avvocata Paola Scialpi. Vive con il padre, al momento costretto ad andare in terapia per disintossicarsi dall’abuso di ansiolitici. La madre, invece, è andata a vivere con i suoi parenti e il 5 febbraio sarà interrogata dal pm, assistita dal suo avvocato Antonio Palumbo.