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Fu Platone ad inventare il concetto dell’anima, intesa come parte spirituale ed indipendente dal corpo, ed a differenza di questo, spirituale ed immortale. E’ la sede dei sentimenti ed il suo specchio è rappresentato dagli occhi umani.

L’esperienza della vita, ci ha insegnato che dall’esame di uno sguardo, è possibile capire la natura dell’anima di un individuo. L’anima come ogni organismo ritenuto vivente è in continua crescita ed evoluzione, di pari passo con il nostro corpo. Pertanto, come quest’ultimo, è soggetta ai diversi mutamenti emozionali che vanno ad incidere sulla sua formazione ed evoluzione. A differenza del corpo però che si alimenta con la materia, essa lo fa con lo spirito e forse proprio per questo risente ancor più dei diversi stati emozionali che andranno ad incidere sulla sua definitiva consacrazione ideologica. Tuttavia in questo mondo terreno, l’anima non può fare a meno di manifestarsi attraverso l’attività del corpo che ci consente di individuarne la sua stessa natura.

E’ in questa realtà che si manifesta la pochezza dell’essenza umana, rispetto all’unico Dio Creatore che già conosce la natura dell’animo di ogni individuo, senza doverne esaminare le sue azioni. All’atto della nascita, ciascun essere umano, ha un cuore ed un’anima puri, poiché in quella fase è incosciente della vita che lo aspetta e dei diversi fattori che in bene o in male, andranno ad incidere sulla loro  evoluzione. Ciò che però potrà sicuramente guidarlo nella formazione e nell’evoluzione della sua anima, sarà la sua capacità di discernimento interiore. Quest’ultima gli potrà consentire di distinguere il bene dal male orientandolo nelle sue scelte.

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