L’ignavia uno dei peggiori ostacoli alla rinascita sociale ed intellettuale di un popolo . Lo stesso Dante Alighieri, al III^ Canto Celestino V e Caronte della Divina Commedia recita:” In questo girone (quello dell’Inferno) ci sono anche gli ignavi, cioè coloro che nella vita non si schierano mai e che quindi non ebbero mai il coraggio delle proprie idee e di prendere le loro posizioni.
La punizione per gli ignavi consiste nel correre nudi dietro ad un vessillo che si muove rapidamente.” Essi rappresentano “la manovalanza” maggioritaria ed indispensabile a coloro che in modo apodittico, impongono le loro idee ed esprimono i loro giudizi. Questa realtà pur essendo alla portata di tutti e non di pochi intellettualmente eletti, non viene divulgata per mancanza di coraggio o di cinica convenienza, per non destabilizzare l’equilibrio delle convivenze sociali.
L’ignavia
Scaturisce quindi l’imposizione di certe affermazioni o di metodi di giudizio lontani dalla realtà o meglio dalla verità. Viviamo in un mondo dove spesso tutto è il contrario di tutto, ma ciononostante ipocritamente vige il principio e la necessità di apparire per quelli che in realtà non si è o si vuole celare di essere. Cio’ è possibile e sarà sempre garantito, grazie all’utilizzo degli ignavi che consentiranno a chi di dovere di essere sempre sul carro dei vincitori a dispetto dei vinti che spesso vengono utilizzati come agnello sacrificale per la realizzazione di propositi personali. L’ignavia è stata sempre per questo ed altro, uno dei peggiori ostacoli alla rinascita onesta e genuina di un popolo che da tempo brama certezze e verità autentiche e non quelle preconfezionate ad arte.
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