Tragedia fra le strade di Milano: un 18enne slavo, Jhonny Sulejmanovic, è stato ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace. L’omicidio si è consumato in via Varsavua dopo le 3 di notte, con il ragazzo a bordo di un furgone ed è stato avvicinato da alcuni uomini che gli hanno sparato. Soccorso dal 118, il giovane è poi morto all’ospedale Policlinico. La vittima stava dormendo nell’abitacolo con sua moglie Samantha, rimasta illesa. Gli assassini hanno rotto i vetri e hanno fatto fuoco, certi che ci fosse qualcuno dentro.
Secondo quanto dicono i fratelli del ragazzo, sarebbero stati in 5-6 ad aver aggredito il 18enne, picchiandolo fuori dal furgone, e poi sparandogli. A raccontarlo ai cronisti una delle sorelle e uno dei fratelli della vittima. Queste le sue parole: “Ho visto tutto, lo hanno picchiato, poi sono venuti sotto le finestre. È arrivata una macchina con cinque-sei persone, avevano dei coltelli lunghi e delle pistole, ho visto mio fratello che moriva. Una persona dei palazzi ha chiamato la polizia e sono scappati. Ho visto tutto, mio fratello era per terra, lo picchiavano in 5-6 persone, con delle maschere, a volte coperto. Lui era nel furgone con sua moglie che dormiva”.
La vittima quindi avrebbe già incontrato i suoi killer almeno un paio di volte prima dell’omicidio e sua moglie sarebbe scappata dal furgone mentre gli stavano sparando. Il pm di Milano, Pasquale Addesso, disporrà l’autopsia sul cadavere del giovane. Al vaglio anche le telecamere di sorveglianza dell’ortomercato, intanto le targhe sono state già identificate.