Sant’Antimo (Napoli), tre ragazzi sono accusati di violenza sessuale e bullismo nei confronti di un loro compagno di scuola disabile. La vicenda risale allo scorso Marzo, quando la vittima ha raccontato alla madre ciò che ha subito.
Le indagine hanno rivelato uno scontro agghiacciante: pugni, sputi, palpazione dei genitali, umiliazioni verbali e perfino urina sul ragazzo. Alcuni di questi atti sono stati registrati con il telefono di uno dei colpevoli che hanno confermato ulteriormente le parole rilasciate dalla vittima, succube di tali ingiurie da molto tempo, in cui sottofondo si orchestra tra le risate dei bulli e le urla di dolore.
Le parole della vittima
La vittima conosceva i tre ragazzi, da quanto dichiarato, uno di loro è un suo amico d’infanzia, con gli altri due aveva stretto amicizia da meno tempo, ma passavano molto tempo a casa sua, dove non sono mancati gli atti di bullismo perpetuati nel tempo.
Il giovane ha raccontato l’accaduto alla madre,” È successo diverse volte quello che si vede nei video. A un certo punto loro sono cambiati con me. Da marzo sono cambiati. L’ho detto a mamma per non farli venire più a casa. Mi fa dispiacere raccontare queste cose. Loro mi picchiavano quando venivano a casa mia, mi davano pugni, calci”.
Per il giudice, il reato è ben chiaro: «atti persecutori e violenza sessuale di gruppo in danno di un minore di anni diciotto, con l’aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima»
I due indagati maggiorenni, di 20 e 19 anni, sono stati portati nel carcere di Poggioreale. Il terzo, invece, si trova nell’istituto penale per minori di Nisida, in quanto minorenne all’epoca dei fatti.