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Oggi veneriamo San Davide, Pastore, Re, Santo, Profeta e Poeta i suoi titoli. La commemorazione è ricordata dalla Chiesa il 29 dicembre. Era un peccatore pentito, lavato dal pianto sincero e amaro.

Davide era un giovane pastore. Affrontò sul campo di battaglia i Filistei, si scontrò con il gigante Golia, scagliò il sasso che ha abbattuto Golia, simbolo della potenza terrena, sempre vinta da chi agisce ed opera nel nome del Signore. Non ostante la vittoria il giovane Davide è costretto a fuggire dalle persecuzioni di Re Saul, confidò sempre nel Signore:” In te spero, o Signore. Ch’io non sia confuso in eterno. Nelle tue mani raccomando il mio spirito. Salvami, Signore, Dio di verità “.

Vittorioso contro i Filistei fu proclamato Re. Suscitò così il disprezzo di Micol, figlia di Saul, che aveva sposato, ma che non capì la sua grandezza spirituale. Il Profesta Davide era un uomo e come tale peccò: “Ecco, nell’iniquità sono stato generato e nei peccati mi generò mia madre, sentì di aver peccato contro il Signore:” Contro di te solo ho peccato e ho fatto ciò che è male ai tuoi occhi “. Pianse amaramente, invocò il perdono:” Abbi pietà di me, Signore secondo la tua misericordia. Con la tua grande clemenza togli i peccati miei lava le mie iniquità. Dal mio peccato mondami, riconosco il mio delitto. Il mio peccato è dinanzi a me “.

Oggi veneriamo San Davide

Da quel momento, la vita di San Davide fu tormentata da sciagure, i sudditi lo tradirono, i figli gli si ribellarono, il figlio illegittimo morì. Soffrì, invocò il Signore:” Dio, Dio mio, guarda a me. Perché mi hai abbandonato? “. Continuò a regnare. Resse lo scettro d’Israele per 40 anni, fino a che sopraggiunse la morte.

  • Re, poeta, profeta. E Santo, secondo la Chiesa, per il dolore accettato e quasi invocato, come fuoco divoratore sulla sua odiata iniquità, sul suo peccato confessato e maledetto.

Martirologio Romano:

Commemorazione di san Davide, re e profeta, che, figlio di Iesse il Betlemita, trovò grazia presso Dio e fu unto con olio santo dal profeta Samuele, perché regnasse sul popolo d’Israele; trasportò nella città di Gerusalemme l’Arca dell’Alleanza del Signore e il Signore stesso gli giurò che la sua discendenza sarebbe rimasta in eterno, perché da essa sarebbe nato Gesù Cristo secondo la carne.

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