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Oggi veneriamo San Macario da Gerusalemme. Il vescovo è nato a Gerusalemme nel terzo secolo, è morto sempre a Gerusalemme nel 335. La commemorazione è ricordata dalla Chiesa il 10 marzo.

Macario si oppose all’arianesimo, è dimostrato da come ne parlò Ario nella sua lettera a Eusebio di Nicomedia. Prese parte al Concilio di Nicea, nel corso del quale potrebbe aver avuto a che fare con la stesura del Credo niceno. Nella Storia del Concilio di Nicea attribuita a Gelasio di Cizico ci sono una serie di dispute tra immaginari Padri del Concilio e i filosofi al soldo di Ario. Macario appare il primo tra i vescovi della Palestina che hanno sottoscrissero il Concilio di Nicea.

Oggi veneriamo San Macario di Gerusalemme

Asseriva Teofane che Costantino alla fine del Concilio di Nicea chiese a Macario di cercare i siti della Resurrezione e della Passione, ancora la Vera Croce. L’enorme quantità di pietre sopra il tempio di Venere, accumulatasi nel tempo sopra il Santo Sepolcro, fu demolita, e quando la superficie originale del terreno apparve contro ogni aspettativa il monumento sacro della Resurrezione del nostro Salvatore fu scoperto. Costantino scrisse quindi a Macario una lunga lettera per ordinare la costruzione di una sontuosa chiesa sul luogo. Si diede avvio così alla prima costruzione cristiana della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Patrono di:
Montemarciano, Valfornace

Martirologio Romano:

A Gerusalemme san Macario, Vescovo e Confessore, per consiglio del quale Costantino Magno e la beata Elena, sua madre, purificarono i luoghi santi e li abbellirono di sacre Basiliche.

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