Oggi veneriamo Santa Giuliana di Nicomedia. La vergine è nata nel terzo secolo a Nicomedia, è morta nel terzo secolo a Nicomedia. La commemorazione è ricordata dalla Chiesa il 16 gennaio.
Giuliana, quella che ha spaventato il demonio. Sono tante le leggende che la raccontano. Giuliana aveva accettato di andare sposa ad Eulogio, prefetto pagano della città di Nicomedia in Bitinia. Dopo le nozze si rifiutò fermamente all’amplesso dello sposo, la giustificazione del gesto poteva dipendere dal fatto che nel terzo secolo spose si maritavano giovanissime, spesso non potevano dare nemmeno il consenso. Fu poi Santa amorosa quando mise il suo corpo come premio alla conversione dello sposo pagano.
Lo sposo temendo l’ira dell’imperatore non si convertì, si avvalse dell’autorità di prefetto e comandò che la Santa fosse torturata per rinnegare la sua fede. Giuliana fu così Santa eroica, nei tormenti sostenuti per la fede, eroica nel suo disperato tentativo amoroso di aprire alla luce l’anima dello sposo terreno. Un’altra leggenda narra che fu tentata dal demonio, le apparve in carcere sotto forma di Angelo. Santa Giuliana, lo riconobbe, sconfisse la tentazione con la preghiera. La leggenda ci fa capire quanto fosse forte la fede e la virtù di Giuliana, decapitata verso il 305, al tempo della persecuzione di Diocleziano.
Oggi veneriamo Santa Giuliana di Nicomedia
Martirologio Romano:
Nicomedia santa Giuiiana, Vergine e Martire, la quale, sotto l’Imperatore Massimiano, prima gravemente battuta da Africano suo padre, quindi in vari modi tormentata dal Prefetto Evilasio, col quale aveva ricusato di maritarsi, e poi gettata in carcere, combattè apertamente col demonio e finalmente, avendo superato le fiamme ed una caldaia bollente, compì il martirio con la decapitazione. Il suo corpo fu poi trasportato a Cuma, in Campania.
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Giornalista, Libero Professionista, rugbista.