I chirurghi: «Grazie a questa tecnologia è praticamente azzerato il rischio di imprevisti».
Primo intervento di chirurgia robotica vertebrale, realizzato con successo, all’Ospedale del mare. A eseguirlo l’equipe coordinata dal dottor Giuseppe Catapano (direttore della U.O.C. di Neurochirurgia) e dal dottor Ciro Fittipaldi (direttore della U.O.C. di Anestesia e Rianimazione). Per la prima volta, hanno potuto avvalersi di un avveniristico robot spinale. Un macchinario che ha arricchito una dotazione tecnologica già all’avanguardia.
Per questo intervento durato circa 3 ore, “Luca” (nome di fantasia per tutelarne la privacy) ha ritrovato la sua indipendenza e ora potrà condurre una vita del tutto normale. Inutili, per lui, erano risultati tutti i principali trattamenti conservativi; anni di tentativi che non avevano prodotto alcun beneficio. «L’intervento era oramai la sola opzione possibile – spiegano Catapano e Fittipaldi -. Questo robot è in grado di interfacciarsi con l’O-ARM, un sofisticato sistema di acquisizione di immagini già attivo da alcuni anni nella nostra sala operatoria, e con il neuronavigatore. I vantaggi di una tecnologia così avanzata nel campo della chirurgia vertebrale sono innumerevoli – proseguono -. Prima di tutto, consente di effettuare un meticoloso planning preoperatorio, durante il quale vengono valutate tutte le possibili variabili dell’intervento. In questo modo è possibile arrivare al piano chirurgico definitivo senza dover affrontare imprevisti dell’ultimo momento ad intervento in corso».
La tecnologia robotica consente inoltre di ridurre la durata dell’intervento e di utilizzare approcci chirurgici meno invasivi con enormi benefici sulla degenza post-operatoria e, soprattutto, sul dolore post-chirurgico.
«Anno dopo anno l’Ospedale del mare continua a crescere e ad arricchirsi con tecnologie e professionalità all’avanguardia – sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva -. L’obiettivo è quello di fare in modo che ogni presidio della nostra ASL abbia delle eccellenze e che nel complesso l’offerta assistenziale sia sempre più efficace e completa».
Per consentire l’impiego del robot e portare a termine questo e i futuri interventi, tutto il personale della Neurochirurgia (medici, infermieri di sala e tecnici di neuroradiologia) hanno dovuto completare un lungo periodo di formazione, culminato con un corso intensivo effettuato in Belgio. In sala operatoria, oltre ai dottori Catapano e Fittipaldi, i neurochirurghi Giuseppe Di Nuzzo e Roberto Granata, l’anestesista Daniele Sorrentino, gli infermieri Antonio Sommese, Dario D’Andrea ed Ersilia Sorrentino e il tecnico di radiologia Gianluca Ilardo. (Foto fb Asl Na 1 Centro)


