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Il mistero del triplice omicidio di Paderno Dugnano ha già trovato una soluzione e una dinamica definita con precisione.
Il 17enne reo confesso, infatti, ha raccontato al PM dei minori del carcere Beccaria di Milano come ha ucciso i genitori e il fratellino di 12 anni.

Se inizialmente la dinamica della strage non appariva chiarissima, ora non ci sono più dubbi.
Dapprima, infatti, il ragazzo aveva confessato di aver ucciso solamente il padre, che a sua volta avrebbe accoltellato a morte la moglie e il secondogenito.
L’assenza di colluttazione, però, aveva suscitato ulteriori dubbi nei confronti del ragazzo, che forse non aveva raccontato tutta la verità.
Ora, invece, il 17enne si è preso la piena responsabilità di tutti e tre gli omicidi, precisando anche la sequenza degli eventi.
La prima vittima è stata il fratellino, che dei tre è anche la persona che ha subito il maggior numero di coltellate, come ha stabilito l’autopsia sui tre cadaveri.
Sentendo le urla del figlioletto, i genitori sono corsi per capire cosa stesse succedendo.
A quel punto, il 17enne avrebbe concluso una vicenda con non molti precedenti in Italia eliminando anche il padre e la madre.
Quello che a molti sembrava un ragazzo normale, con un’intelligenza secondo alcuni superiore alla media, in realtà nutriva un profondo malessere.
Il senso di solitudine e di disagio che attanagliava la sua vita sarebbe il movente di questa strage, dato che non c’erano problemi in famiglia.
Riccardo, questo il nome del ragazzo, non aveva nessuno a Paderno Dugnano con cui confidarsi di questo sentimento e parlarne con il PM per 12 ore è stato un momento molto forte per lui, tanto che è crollato in un mare di lacrime.
Ora, lo attendono i colloqui con gli psichiatri del Beccaria, che accerteranno questo disagio psicologico prima della convalida dell’arresto.