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Amadeus ha presieduto la prima conferenza stampa del Festival di Sanremo che si aprirà domani sera. Il conduttore ha spaziato su diversi temi, anche di stretta attualità come la protesta dei trattori, senza risparmiarsi sui giudizi.

Il conduttore, giunto al quinto anno della manifestazione, ha anche parlato del suo futuro alla conduzione dello spettacolo musicale più seguito dell’anno è partito dalla stretta attualità: “Trovo la protesta dei trattori assolutamente giusta, doverosa, in difesa del diritto al lavoro e della sicurezza del lavoro. Però nessuno mi ha contattato e io non ho contattato nessuno”, rispondendo alla richiesta di ospitalità degli agricoltori al festival. Fiorello ci scherza su: “Sarebbe bello se venissero, non si trova tutti i giorni un palco come questo, faccio un appello perché vengano”. E Amadeus aggiunge: “Se vengono, li porto sul palco”.

Il conduttore ha poi confermato di non aver mai ricevuto pressioni per un festival “meloniano” “Non ho mai ricevuto pressioni dalla Rai per creare un festival che sposi filosofie politiche, tantomeno “meloniano”. Posso negare tutto”.

Amadeus respinge le accuse di aver dovuto seguire le indicazioni dell’azienda per evitare scandali e polemiche a Sanremo: “Ho incontrato Sergio appena è diventato amministratore delegato e mi ha detto: ‘puoi continuare a gestire il festival liberamente come hai fatto negli ultimi 4 anni.’ Non mi ha mai chiamato per chiedermi chi ci sarà. Nei festival precedenti non ho mai cercato cose sensazionali in anticipo”. E conclude: “I miei festival non sono di parte, in passato sono stato attaccato sia da destra che da sinistra”.

Sul palco di Sanremo arriverà domani, per la prima serata, “la mamma di Giò Giò”, Giovan Battista Cutolo, il giovane musicista ucciso in strada a Napoli dopo una lite. Lo annuncia Amadeus: “Stefano Massini e Paolo Jannacci eseguiranno una bellissima canzone che fa riferimento alle morti sul lavoro, un pezzo che ci toccherà profondamente”.

Quest’anno, spiega ancora, “non ci saranno presenze istituzionali al festival”, dopo che “l’anno scorso quando Mattarella ha fatto un grande regalo agli italiani, né “monologhi”. “Tuttavia, ci saranno alcune testimonianze personali: Giovanni Allevi tornerà sul palco dopo due anni terribili. L’ho incontrato e non solo si esibirà ma sarà anche portavoce della sua battaglia, rappresentando chi si trova nella sua situazione”, ricorda il direttore artistico.

Riguardo ad Amadeus che ospita il Festival per la sesta volta, dice: “Sono innamorato di Sanremo, ma tutto deve finire. Sono lusingato dall’affetto della Rai e del pubblico, ma credo che cinque anni siano sufficienti per concludere, spero con una bella festa. Rimarrò comunque innamorato di Sanremo per tutta la vita”.