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Buongiorno a tutti and happy saturday!

Perchè parliamo di Spending Review? cosa vuol dire?

La traduzione in italiano è revisione della spesa pubblica ma spesso ne parliamo con il termine inglese perchè l’origine è anglosassone.

Sappiamo cos’è?

Nel corso degli anni ’80 ma soprattutto degli anni ’90 si è sviluppata una tendenza, da parte degli esperti di gestione della spesa pubblica per cui non bisognava più valutare o monitorare la spesa soltanto dal punto di vista contabile ma secondo quella che è la cosa più importante: la qualità del dispendio, ovvero ciò che dà valore ai soldi che spendiamo.

Questo nuovo modo di pensare del Public Financial Management (gestione della finanza pubblica) è basato sul program budgeting, una nuova procedura di preparazione del bilancio che ha come finalità di massimizzare l’efficienza e l’efficacia della spesa.

Il processo prevede la divisione delle uscite in diversi programmi. Per ogni programma di spesa si definiscono tre punti: definire quali sono gli obiettivi, gli indicatori che servono a valutare se il traguardo è stato raggiunto e per finire un’operazione di spending review.

A questo punto si valuta nello specifico ogni programma per decidere se è efficiente o servono tagli della spesa.

L’obiettivo della revisione è quella di identificare, tra i programmi di spesa pubblica, quelli poco efficaci. Questi potrebbero essere eliminati per risparmiare risorse che potrebbero essere destinate alla riduzione della spesa e del deficit.

Un aspetto essenziale di questo programma è quello che gli anglo-sassoni chiamano un approccio top-down. Il totale di quanto si spende è stabilito a livello politico, sulla base di quanto si vuole o può tassare il paese in base alla situazione macroeconomica.