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Non accenna a fermarsi lo sciame sismico che da qualche mese angustia i cittadini dell’area flegrea: dalle 19:51 e fino alle ore 00:31 in tutta la zona si sono registrare una serie di scosse, la più forte di magnitudo 4.4, con epicentro la Solfatara. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) dovrebbe essere quella di maggiore intensità degli ultimi quaranta anni, la più forte mai registrata da quando è ricomparso il fenomeno del bradisismo. 

La “botta”, come ormai chiamano il fenomeno gli abitanti dell’area geografica interessata, per cercare di stemperare le loro stesse paure, è stata avvertita anche sull’isola di Procida, nella zona collinare e centrale di Napoli. Ma pure in numerosi comuni dell’hinterland partenopeo, come Casavatore e Giugliano.

Specialmente nella zona di maggior interesse, quella puteolano-flegrea, in tantissimi si sono riversati in strada. Scegliendo poi di non rientrare nelle loro abitazioni. In tal senso, celere l’intervento della Protezione Civile, che ha allestito due piccole tendopoli nella zona del porto e del Lungomare Pertini affinchè la popolazione spaventata potesse comunque trovare riparo e ristoro.

Numerose le segnalazioni giunte alla sala operativa dei Vigili del Fuoco per crepe, cadute di cornicioni, o intonaci esterni nelle case in prossimità dell’epicentro. Mentre non si registra alcun danno alle persone, se non l’ennesimo grandissimo spavento.

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