• Tempo di Lettura:2Minuti

In Giappone cresce la preoccupazione per il “Big One”, un potenziale terremoto di enorme portata, soprattutto dopo la scossa di magnitudo 7.1 dell’8 agosto nella regione sud occidentale del Kyushu, nel pieno delle vacanze estive. Una nuova scossa di pari intensità è poi avvenuta sabato mattina nell’Hokkaido, al nord dell’arcipelago, evento non collegato all’allerta nazionale emessa dalle autorità, come riferiscono gli esperti sismici. Tuttavia, questo fatto ha ulteriormente alimentato il timore tra la popolazione, che in alcune zone ha preso d’assalto i supermercati per rifornirsi di acqua e scorte di riso.
Le autorità nipponiche hanno esortato i cittadini a non fare eccessive scorte, mentre la domanda di kit di emergenza e beni di prima necessità è aumentata vertiginosamente. Tuttavia, in un supermercato di Tokyo è stato esposto un avviso che si scusa con i clienti per la scarsità di alcuni prodotti, attribuendola alle “notizie sui media relative al terremoto”. Inoltre, l’annullamento del viaggio in Asia centrale da parte del Primo Ministro Fumio Kishida ha ulteriormente alimentato l’ansia della popolazione giapponese.

Gli esperti dell’Agenzia meteorologica giapponese (Jma), che monitorano costantemente l’attività sismica in un Paese con oltre 1.500 terremoti all’anno, hanno lanciato un allarmante avvertimento. Secondo le loro stime, un potenziale “mega-terremoto” potrebbe causare più di 320.000 vittime nei prossimi 30 anni, anche se non sono in grado di prevederne l’esatta tempistica. Questa è la prima volta che un allarme di tale portata viene diffuso pubblicamente. Le nuove direttive del 2019 richiedono alle autorità di fornire chiare procedure di evacuazione nelle zone più vulnerabili, come la localizzazione di punti di raccolta, scorte di emergenza di acqua, cibo e medicinali, nonché contatti familiari e istruzioni sulla prevenzione all’interno delle abitazioni.

Segui Per Sempre News anche sui social!