• Tempo di Lettura:2Minuti

Una 26enne di Alba ha rischiato la pelle per il caldo estremo di questi giorni: solo un trapianto di fegato l’ha salvata dalla morte dopo un colpo di calore.

Nel Cuneese, le temperature sono alte, come in praticamente tutto il resto della penisola.
In particolare, la ragazza di Alba è stata ritrovata sotto un albero in campagna priva di sensi.
In ospedale, i medici hanno stabilizzato le condizioni della giovane, ma hanno evidenziato una grave insufficienza epatica.
Questo perchè il fegato è uno degli organi più sensibili al caldo e la temperatura corporea della ragazza ha toccato picchi superiori ai 41 gradi.
Solo il grande lavoro dei medici rianimatori ha impedito che l’insufficienza coinvolgesse più organi del corpo della giovane.
Dopo un consulto tra l’ospedale di Verduno (in cui si trovava la giovane) e il Molinette della Città della salute di Torino, i medici hanno optato per il trasferimento d’urgenza nel capoluogo piemontese.
L’evolversi negativo delle condizioni della 26enne ha spinto i medici torinesi a inserirla nella lista dei trapianti di fegato.
L’altissima urgenza data al caso della giovane e una serie di coincidenze fortunate ha permesso che il trapianto avvenisse in tempi brevissimi.
Questa vicenda conferma ancora una volta l’altissimo livello della sanità torinese, come dichiarato dal direttore generale della Città della salute, Giovanni La Valle.
“Una vita salvata che conferma per l’ennesima volta l’altissimo livello dei professionisti e l’eccellente macchina organizzativa della Città della salute di Torino”.
Un altro aspetto evidenziato da questa storia è l’alto rischio che si lega al caldo torrido di questi giorni, che non accenna a placarsi.
Il 2024 si appresta a diventare l’anno più caldo di sempre, togliendo questo poco invidiabile primato al 2023.
Bisogna prestare, quindi, sempre più attenzione contro questo nemico silente e oppressivo: i rischi per la nostra salute sono sempre dietro l’angolo.