Sebbene arrivi da Strasburgo la “prima retromarcia” come annuncia la Von der Leyen con questa dichiarazione “La presidente della Commissione: “Incentivi con sussidi agli agricoltori. Meritano di essere ascoltati, ma serve modello di produzione più sostenibile”, i trattori non si fermano. Se non arrivano risposte con decreti firmati noi non ci fermiamo: queste le dichiarazioni di qualche ora fa degli agricoltori.
“Vogliamo sfilare in centro a Roma”, ed è alle porte di Roma che sono già arrivati i trattori per la protesta che si tiene da giorni in Italia e in Europa. In attesa di un vertice in Prefettura, se arrivasse un “no” bloccheranno il raccordo anulare. Nel servizio di Agora’ Rai Tre, ecco i commenti degli agricoltori e le motivazioni della protesta: “Abbiamo toccato il fondo, quindi a livello europeo e’ veramente un movimento siamo molto forti” – “Vogliono gli incolti il 4% degli incolti dietro ci sono tante spese io non riesco a stare dietro a tutto e a mantenere la mia famiglia” – “Viviamo non di sussidi quelli ci servono per andare avanti in un modo piu’ tranquillo ma viviamo principalmente del nostro lavoro” – “Non sappiamo dove iniziare a tagliare abbiamo anche noi problematiche, pagare i fornitori, i nostri prodotti vengono pagati come dovrebbero” -“i nostri prodotti sono super controllati, e oggi al mercato vediamo i pomodori che vengono dall’Africa, i fagioli che vengono dall’argentina” – “siamo d’accordo con il green ma non si può fare una legge che vale dal nord Europa alla Sicilia”.
Entro giovedì pomeriggio dovrebbero confluire 1.500 mezzi da varie parti d’Italia l’obiettivo è quello di sfilare per le vie del centro. Siamo dunque al giro di boa del settore agricolo in ginocchio tra difficoltà di reddito, schiavitu’ della grande distribuzione, le importazioni di prodotti dall’estero, le azioni governative che molto hanno tolto all’agricoltura. A Milano “i trattori” in attesa di essere ricevuti, sono stati ignorati da Coldiretti come abbiamo visto sui media, a Sanremo arriveranno nei giorni del Festival: dal mondo artistico come dai cittadini, l’appoggio al comparto agricolo e’ unanime. Le questioni sollevate riguardano l’Irpef e i Prezzi, gli aumenti del 2023 mentre il Governo nonostante dica di essere dalla parte degli agricoltori e di avere fatto il massimo. E siamo anche in piena campagna elettorale. Un Paese che vive di terra e di acqua, di arte e Made in Italy, è sempre piu’ schiavo dell’Europa che impone scelte Green (relativamente green….). La politica non da risposte concrete e nella logica di una economia reale: se si sta andano verso un mondo piu’ ecologico le regole sembrano azzerare interi comparti che dovrebbero essere tutelati e avere regole tese alla salvaguardia della terra e di Madre Natura. Del resto basti pensare all’ultimo G8: entro il 2050 si dimezzeranno le emissioni di gas serra., molte aspettative disattese dunque. E’ questo il Made in italy? E’ questo il futuro? Migliaia di aziende di bovini hanno chiuso ed altre a catene cosi’ come aziende agricole al tracollo. Si parla tanto di dieta mediterranea quando abbiamo il piu’ alto grado di obesita’ per il cibo spazzatura. I trattori non si fermano e annunciano di arrivare al Colosseo.

Giornalista e conduttrice televisiva, crede in una stampa libera e ritiene che “una cronista debba sempre consumare la suola delle scarpe”. Il suo motto? “Io vivo la vita e scrivo cio’ che vedo” di Anna Politkovskaja.