Ci ha provato quantomeno Miomir Kecmanovic ad arginare in un primo set il numero 2 del mondo. Alla fine va bene l’orgoglio, perché per competere ancora con mostri del genere serve ancora tempo. Carlos Alcaraz stravince il duello e vince in tre set (6-4, 6-4, 6-0) in neanche due ore di partita. Si affrontavano il numero 2 e 60 del mondo, e la differenza è stata papabile. Alcaraz troverà ai quarti di finale Zverev, che a sua volta ha passato il turno al fotofinish contro Norrie, al super-tiebreak.
Una gara in cui il canovaccio è sempre stato lo stesso. Alcaraz ha deciso di non fare giocare l’avversario e quando un giocatore simile prende tali decisioni, l’effetto è immediato. Al momento lo spagnolo ha perso un solo set contro Sonego, per il resto è stato una macchina schiacciasassi che non ha lasciato neanche una briciola agli avversari. Punti da fondo campo, battute a rete, volée di qualità e qualche sua classica smorzata, un marchio di fabbrica che ormai gli riesce benissimo.
Il classe 2003 di Murcia trova così Zverev, che ha dovuto sudare le cosiddette sette camicie per superare un tostissimo Norrie, uscito tra gli ingenti applausi della Court Arena. Una partita durata ben 4 ore, conclusasi con un 7-5 3-6 6-3 4-6 7-6. Alla fine l’esperienza di Zverev ha avuto la meglio.