• Tempo di Lettura:2Minuti

Un vulcano gigantesco profondamente eroso si nasconde nei pressi dell’equatore di Marte. La scoperta è stata annunciata nel corso della 55esima Lunar & Planetary Science Conference, in Texas. Secondo le prime rivelazioni, è probabile la presenza di uno strato di ghiaccio sepolto alla base del vulcano e le sue caratteristiche lo rendono un sito ideale per l’esplorazione robotica e per la ricerca di eventuali tracce di vita. Per lo studio sono stati utilizzati i dati di varie sonde Esa e Nasa tra cui Mariner 9, Viking, Mro e Mars Express.

Il gigantesco vulcano si nascondeva in bella vista da decenni in una delle regioni più iconiche di Marte, al confine tra il Noctis Labyrinthus e il vasto sistema di canyon di Valles Marineris. Il vulcano appena scoperto vanta un’altezza di oltre 9000 metri e si estende per circa 450 chilometri in larghezza. Le dimensioni gigantesche del vulcano e la sua complessa storia ed evoluzione geologica indicano che è attivo da molto tempo.

C’è vita su Marte?

La possibile presenza di ghiacciai a basse profondità vicino all’equatore, suggerita dalle osservazioni degli orbiter marziani, solleva intriganti questioni sulla possibilità di vita su Marte. Gli scienziati del SETI, in un comunicato stampa, hanno espresso entusiasmo per questa scoperta, considerandola un luogo promettente per l’esplorazione umana della regione. Nel dettaglio, i futuri astronauti potrebbero estrarre l’acqua per l’idratazione e produrre carburante per missili.

Con un’altitudine e un’estensione del genere, il vulcano Noctis sfiora l’altezza del Monte Everest, rendendolo un gigante tra i vulcani. La sua individuazione è stata ostacolata da un avanzato stato di erosione, che ne ha alterato profondamente l’aspetto, rendendolo quasi irriconoscibile.

Questa nuova scoperta, tuttavia, evidenzia anche diversi misteri. Innanzitutto, mentre è chiaro che è stato attivo per molto tempo e ha iniziato a formarsi all’inizio della storia di Marte, ciò che non si sa è esattamente quanto presto. Allo stesso modo, sebbene abbia subìto eruzioni anche in “tempi moderni” dal punto di vista geologico, non è noto se la struttura sia ancora attiva dal punto di vista vulcanico e potrebbe esplodere di nuovo.