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Il capo dell’Unione africana, il presidente senegalese Macky Sall (nella foto), in visita a Vladimir Putin nella città di Sochi, nel sud-ovest della Russia. Lo scopo dell’incontro, su invito del presidente russo, è “liberare le scorte di cereali e fertilizzanti, il cui blocco colpisce in particolare i paesi africani”. Contatti ci sono stati e ci saranno ancora anche con il presidente ucraino. Molti stati africani si sono astenuti nel voto dell’Assemblea Generale ONU di marzo sull’aggressione della Russia contro l’Ucraina. La maggioranza, però, ha votato a favore delle sanzioni.

“I bambini africani moriranno di fame a causa della guerra in Ucraina”, ha avvertito nei giorni scorsi il presidente del Senegal. La guerra in Ucraina ha fatto salire di molto il prezzo del carburante, del grano e dei fertilizzanti in tutto il mondo. Sia l’Ucraina che la Russia sono i principali fornitori di grano e altri cereali in Africa, mentre la Russia è un produttore chiave di fertilizzanti.