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Vaccini agli infermieri in prima linea. Le centinaia di morti di ogni giorno, non ci permettono di perdere tempo in campagne simboliche”. Questa la richiesta del presidente Nursing Up, sindacato infermieri italiani, Antonio De Palma. “Il Ministro Speranza – continua – ci dica quali sono i tempi e quando arriveranno le dosi sufficienti affinché il vaccino venga somministrato a tutti gli infermieri ed ai cittadini italiani”.

De Palma di Nursing Up

Vaccini, the day after. Dopo il tanto atteso V-day che ha dato il via alla campagna di vaccini in Italia, De Palma chiede maggiore tutela e chiarezza per chi combatte in prima linea. “Con le poche dosi a disposizione appena arrivate – prosegue infatti il presidente del sindacato – mi sarei aspettato che la priorità nella vaccinazione simbolica fosse riservata agli infermieri ed ai professionisti che sono in prima linea.

Trovo singolare che i presidenti degli Ordini, ma anche altri rappresentanti del mondo politico o degli enti sanitari – denuncia De Palma – si facciano fotografare, o che diffondano la loro immagine a mò di presunto buon esempio. Abbiamo bisogno di un crono-programma pubblico, gli infermieri e i cittadini, 62 milioni di italiani, hanno il diritto di sapere quali saranno i tempi per le loro vaccinazioni”.

La stoccata di De Palma continua con una richiesta: “Come sindacato vogliamo sapere quando le fiale arriveranno e quali sono i contingenti ed i relativi macrogruppi di destinatari. Chiediamo una seria pianificazione che consenta, prima di tutto, la partenza di una vera campagna di massa, perché è solo di quella che abbiamo bisogno prima possibile.

Chiediamo che il vaccino venga somministrato con ogni urgenza agli operatori della sanità che rischiano più di altri un contatto diretto con l’agente infettante. Ci inorgoglisce invece – conclude De Palma – venire a conoscenza che alla Camera è stato approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare l’opportunità di emanare una norma che consenta di estendere il diritto della libera professione agli infermieri e alle altre professioni sanitarie.

E siamo anche soddisfatti che l’oggetto delle nostre richieste al Presidente della Commissione Bilancio sia stato approvato, cioè il riconoscimento di una indennità destinata ai colleghi delle professioni sanitarie esclusi da quella riconosciuta agli infermieri, con uno stanziamento di 100 milioni”.

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