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Non è durato neanche ventiquattro ore il murale dedicato a Paola Egonu comparso, davanti alla sede del Coni, a Roma, è realizzato dalla street artist Laika.
L’opera, intitolata “Italianitá” ritrae l’atleta azzurra, Mvp di tutte le Olimpiadi di Parigi, mentre schiaccia ed é nato per celebrare lo storico oro olimpico e rilanciare la lotta a razzismo, odio e xenofobia. 


Purtroppo nella notte l’opera è stata vandalizzata con vernice rosa, coprendo la pelle della campionessa italiana. Questo ennesimo atto di vandalismo ha scatenato una condanna bipartisan, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani alla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha rinnovato virtualmente l’abbraccio dato alla pallavolista a Parigi, affermando che il gesto “oggi vale ancor di più”, come riportato sui social. Nel frattempo, l’artista che ha realizzato l’opera sta pianificando la sua “vendetta” personale e si prepara a ridipingere l’intero muro. Sui social, Laika ha scritto che “il razzismo è un brutto cancro da cui l’Italia deve guarire”, esprimendo così il sentimento di intolleranza espresso dalla vernice rosa che ha imbrattato il corpo della campionessa.
Anche dal mondo sportivo arriva immediata solidarietàin particolare dal capitano della nazionale maschile di volley, quarta a Parigi, Simone Giannelli. “Le persone che hanno fatto questo non meritano di essere chiamate. Sono senza cuore, senza dignità e senza umanità. Non ti curar di loro, chi di dovere ci penserà (spero proprio).”, ha dichiarato l’atleta su Instagram.

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