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Un gol di Zaniolo nel primo tempo regala alla Roma la neonata Conference League. Il calcio italiano torna a sorridere in Europa dopo 12 anni, dall’Inter del Triplete. Una vittoria alla Mourinho, fatta di pura sofferenza e spirito di sacrificio da parte dei suoi ragazzi, stremati al fischio finale. Un Feyenoord intenso ma poco concreto non è riuscito a sfondare il muro eretto dai giallorossi, impeccabili in fase difensiva.

LA CRONACA DEL MATCH

Mourinho sorprende mettendo dall’inizio Mkhitaryan, reduce da un infortunio e non al massimo di condizione. Davanti, Zaniolo e Pellegrini supportano Abraham. Gli olandesi partono fortissimo, mettendo la partita sul piano del ritmo e della fisicità. La Roma, dopo la timidezza iniziale dovuta anche ad una buona dose di inesperienza, esce dal guscio, cercando di sfruttare le sponde di Abraham intervallate da alcuni attacchi alla profondità. Al 17′ Mkhitaryan non ce la fa ed è costretto a uscire, al suo posto entra Oliveira, cambiando un po’ quelle che erano le caratteristiche: più dinamismo e meno incursioni. Nei primi 20 minuti si gioca esclusivamente nella metà campo della Roma, la quale fatica enormemente a respirare vista la forte pressione avversaria.

Al primo affondo, però, i capitolini passano in vantaggio: Mancini pesca Zaniolo in area, il 22 stoppa di petto e col sinistro anticipa in uscita Bijlow facendo 1-0. Il Feyenoord continua a fare la partita sul piano del possesso ma di idee là davanti ce ne sono poche. L’unico è Sinisterra che prova ad inventare la giocata, ma i suoi guizzi non portano a niente. Il secondo tempo si apre col botto: gli olandesi ricominciano come avevano iniziato, spingendo sull’acceleratore. Al 47′ doppia chance clamorosa per il Feyenoord, con Trauner che colpisce il palo su calcio d’angolo. Poco dopo, Til calcia un bolide sul quale si oppone Rui Patricio, sventando il pareggio.

La Roma è in bambola e gli avversari cercano di approfittarne. Ancora Rui Patricio è chiamato alla parata sulla mina di Malacia, sporcata dal portoghese e terminata ancora sul palo, il secondo nel giro di tre minuti. La squadra di Mourinho si abbassa troppo e la stanchezza comincia a farsi sentire. Mentalmente, però, i giallorossi sono sempre connessi e mantengono sempre alta l’attenzione. Giusto uno scivolone casuale di Smalling ma per il resto sempre vigile la retroguardia. Al 73′ Pellegrini può chiudere i conti ma il suo sinistro è centrale e di facile preda per Bijlow. Il Feyenoord si rigetta in avanti senza trovare l’1-1. E’ festa Roma.

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