Prima la cronaca poi il romanticismo.
Una lieve ischemia nella capitale in settimana ed il ricovero per controlli a Pescara.
Scongiurato il pericolo di vita.
Zdenek Zeman ci fa nuovamente sobbalzare.
Il Boemo, 77enne, ex di Roma, Lazio, Napoli, Pescara ed altre mille, sta bene ed è sotto osservazione nella clinica Pierangeli del capoluogo abruzzese.
Questa la cronaca.
Altro capitolo è il senso di “smarrimento” che si prova a leggere alcune notizie.
Il mondo del calcio pulito, vero, romantico deve tantissimo a Mr. Zeman. Alzi la mano chi non prova un dolce trasporto verso mr. Simpatia come lo definiva Antonio Albanese all’epoca di Mai dire gol.
A Foggia più che un allenatore, un simbolo.
La periferia sfida la metropoli. Calcio anni 90.
Ci lega un sentimento caldo di un calcio domenicale. Quasi da focolare. Col tono della bella avventura.
Le piccole piazze come Foggia e Pescara fino alla capitale.
Siamo legati a Zeman per il calcio tutto attacco, per lo show dei gol, per le frasi sussurrate, la compagna sigaretta e per la filosofia da vero ed antico sportivo.
Il calcio pulito ed il processo a tutto il mondo Juventus. Il doping e la “violenza” del metodo Moggi.
C’è del romanticismo in tutto il capitolo Zeman a cui siamo infinitamente legati ed al quale non intendiamo distaccarci.
In bocca al lupo mister, buona convalescenza.
Il calcio ha ancora tanto bisogno di lottatori.