Musica, Elodie regina inclusiva di San Siro
Musica, Elodie regina inclusiva di San Siro
Elodie è riuscita in un’impresa: conquistare San Siro.
Con il suo primo concerto in uno stadio, che replicherà il 22 giugno al Maradona di Napoli, l’artista mette a tacere ogni polemica e firma un grande happening da 45 mila spettatori, dove la parola d’ordine è una sola: inclusività.
Dai monologhi sui diritti LGBTQIA+, affidati alla drag queen Sypario e ad Ambrosia che racconta la propria transizione, fino allo slogan che campeggia sullo schermo: “Make Equality Great Again” – una chiara risposta all’America di Trump – il messaggio è forte e diretto. In quattro atti, Elodie si dà senza riserve: canta, balla, recita in un vero show internazionale (in arrivo su Canale 5), in cui gli ospiti – Achille Lauro, Gianna Nannini, Gaia e la dj Nina Kraviz – sono preziose comparse di una festa che è tutta sua. E del suo pubblico, fedelissimo.
Un’esplosione di emozioni e successi
Lo spettacolo si apre con un momento toccante: Elodie, in body e shorts di jeans, parte con Tribale trattenendo a stento le lacrime. In scaletta scorrono tutti i suoi grandi successi: Vertigine, Due, Dimenticarsi alle 7 (presentata all’ultimo Sanremo), Black Nirvana, Guaranà. Ma ci sono anche due citazioni fondamentali per la sua crescita artistica: un mashup di Hung Up di Madonna e I Feel Love di Donna Summer.
Due gemme brillano più di tutte: Tutta colpa mia, il brano con cui debuttò a Sanremo nel 2017 e che raramente ha cantato dal vivo – ora torna, simbolo di una riconciliazione con il suo passato. Nonostante un problema agli auricolari, l’interpretazione è intensa e impeccabile. Altro regalo al pubblico è l’intima Niente canzoni d’amore, una cover-omaggio a Marracash tratta dall’album This is Elodie.
Un palco che è un mondo
Lo show è un’esperienza sensoriale divisa in quattro atti – Audace, Galattica, Erotica, Magnetica – che raccontano le molte anime dell’artista. Il palco, scenografato con vasche d’acqua e pedane mobili, è dominato da un enorme ledwall che si apre ogni volta su una “stanza” diversa. Il corpo di ballo – nove ballerine e sei ballerini – amplifica la potenza visiva dello spettacolo.
Gli ospiti: tra rock, pop e clubbing
Il primo a salire sul palco è Achille Lauro: insieme eseguono Folle città, cover di Loredana Bertè già portata a Sanremo 2025, e un’inedita versione di Rolls Royce. Ma il boato più grande arriva con Gianna Nannini: le due infiammano il pubblico con America, si cercano, si divertono, fino a un’irresistibile gag in cui Elodie passa sotto le gambe della rockstar. A chiudere, l’amica Gaia – che ha aperto tutte le date nei palazzetti – con Ciclone e un duetto inedito, Chiamo io chiami tu. In mezzo, l’intermezzo elettronico della celebre dj Nina Kraviz.

Giornalista pubblicista iscritta all’Ordine della Lombardia