Classe 1963, chitarrista, compositore e arrangiatore, Nicola Mingo è uno dei maggiori esponenti europei della chitarra modern mainstream jazz. My Sixties al Jazz è il suo ultimo album.
Nicola un omaggio al jazz con un tocco di blues…
“My Sixties in Jazz rappresenta lo stato attuale del mio mood Jazzistico e in questo nuovo lavoro discografico racconto esattamente il mio modo di vedere il Jazz, filtrato attraverso una esperienza musicale( che parte da quando avevo solo 6 anni) e prosegue ancor oggi con grande entusiasmo e determinazione. Ho iniziato molto presto a suonare nel 1970 e dopo gli studi Classici con Maestri storici del conservatorio di San Pietro a Maiella (De Sanctis, Combattente, Di Sandro) è cominciata la mia carriera Jazzistica dal 1985 fino ad oggi quasi 40 anni di concerti in giro per i migliori festival e Jazz Club d’Italia e internazionali come Umbria Jazz Jazz e Image Blue Note Milano Auditorium parco della Musica Casa del Jazz e tanti altri ho pubblicato 9 C.D da leader, con importanti case discografiche come Beat Records, Red Records, Philology, Universal Music Emarcy Jazz e Alfa Music la mia attuale casa discografica e 10 da side man più svariate compilation e un D V.D didattico sullo stile di Wes Montgomery pubblicato da Carish e dedicato allo stile chitarristico del mio più grande ispiratore musicale.il Jazz che racconto è un mio personale modo di intendere e reinterpretare il linguaggio storico del Be Bop e dell’hard Bop nato con Charlie Parker e Dizzy Gillespie e sviluppatosi attraverso l’opera di grandissimi solisti come Clifford Brown Lee Morgan Freddie Hubbard Winton Marsalis. L’obiettivo è quello di creare una mia personale cifra stilistica aggiungendo il Mingo Style a quello dei Grandi del Jazz storico, so che non è facile ma lo porto avanti con Grande convinzione determinazione ed entusiasmo. Il Blues è l’anima del Jazz e quindi elemento cardine di questa musica e del suo linguaggio nato da cellule di Blue Notes e ulteriormente sviluppatosi in tanti idiomi come il Be Bop o L’hard Bop che sono i miei punti di riferimento stilistico .Inoltre essendo Chitarrista racconto attraverso le mie corde un particolare sound legato ai nomi di Wes Montgomery Joe Pass Pay Martino Tal Farlow Barney Kessell Kenny Burrell Grant Green e George Benson e per questo nuovo lavoro discografico ho composto 8 Brani originali ispirati al mood del Jazz degli anni sessanta e ho riarrangiato 3 Brani storici dell’hard Bop e del Be Bop come Confirmation di Charlie Parker One By One di Wayne Shorter e Two of a Kind di Terence Blanchard,e ho fatto una mia personale versione strumentale del brano di Leon Russell This Masquerade portato al successo da George Benson. Gli otto brani originali di mia composizione hanno ognuno un proprio leit motiv .Bopping il brano Title Track del C.D è un 32 Bars Hard Bop su forma AABA e ricalca le composizioni storiche di Clifford Brown e Art Blakey e i Jazz Messenger, Flying è invece più melodico e si ispira al mood di Bud Powell in Oblivion o Dizzy Gillespie su Woody’n You, Bachian Blues è un omaggio a John Sebastian Bach ed evidenzia i punti di contatto tra il fraseggio di Bach e quello di Charlie Parker in una forma Minor Blues in 12 Bars, D Modern Blues è un omaggio al sommo Wes Montgomery e riprende un Po l’idea di D Natural Blues capolavoro a firma di Wes , Dog Song è un Brano dedicato al mio cane, dall’andamento swingante, L’alba dalla Notte è invece un brano scritto nel 1991 e perfettamente coerente con tutto il progetto che ho inserito volentieri nel C.D, registrato a Roma negli studi di Alfa Music di Fabrizio Salvatore e Alessandro Guardia e suonato con grandissimi musicisti come Pietro Ciancaglini al Contrabbasso Francesco Marziani al Piano e Pietro Iodice alla Batteria”.
Napoli quanto ha inciso nella tua musica?
“Bella domanda mi sono formato musicalmente a Napoli quindi devo tantissimo alla mia bella città soprattutto per l’ispirazione melodica nella composizione dei brani. Infatti ho voluto omaggiare la mia città su questo nuovo lavoro discografico con il brano Neapolitan Blues che rappresenta il connubio tra la melodia tipicamente Napoletana e Partenopea e il ritmo del Blues come già aveva fatto in precedenza il Mitico ‘Pinotto’ Pino Daniele ma nel caso mio c’è una fortissima componente Jazzistica di stampo Blue Note. Un altro aspetto che mi lega a Napoli e la sonorità della Chitarra Classica che suonò da tantissimi anni e attraverso la quale sperimento una mia particolare forma di polifonia a tre voci ispirandosi al mood di Joe Pass che intrecciava canto basso ed armonia ottenendo così un effetto di tipo orchestrale che si può ascoltare nel brano che conclude il C.D dal titolo “My Guitar Solo”.
Giornalista e conduttrice televisiva, crede in una stampa libera e ritiene che “una cronista debba sempre consumare la suola delle scarpe”. Il suo motto? “Io vivo la vita e scrivo cio’ che vedo” di Anna Politkovskaja.