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Oggi è una giornata cruciale per il caso Acerbi-Juan Jesus: il difensore dell’Inter è stato interrogato dal Procuratore Federale in seguito alla richiesta di ulteriori indagini da parte del Giudice Sportivo. L’audizione è durata poco meno di un’ora, con Acerbi che ha ribadito la sua posizione, ovvero quella di non aver mai espresso alcun insulto discriminatorio nei confronti di Juan Jesus, ma che si è trattato di una incomprensione sul terreno di gioco. Se l’insulto razzista verrà però confermato, Acerbi verrà sanzionato con una sospensione di almeno dieci partite o con un’interdizione temporanea.

La versione di Acerbi in contrasto con quella di Juan Jesus

Nei giorni scorsi, Federico Pastorello, agente del giocatore, ha dichiarato che il suo assistito non ha mai pronunciato frasi razziste. Il giocatore avrebbe detto “ti faccio diventare nero” a Juan Jesus, che lo ha frainteso.

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Juan Jesus ha risposto attraverso il proprio profilo Instagram dopo le parole di Acerbi al rientro a Milano: “Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi però leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono. Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto “vai via nero, sei solo un negro”.