Maurizio Sarri non sta attraversando di certo uno dei suoi periodi migliori da allenatore, almeno da quando è arrivato ad allenare in Serie a. La sua Lazio sembra aver smarrito completamente i suoi principi di gioco e molti giocatori paiono non seguire più i dettami del mister toscano. Si parla, per questo, di una possibile separazione a fine stagione nonostante un contratto con la squadra biancoceleste di 8 milioni di euro lordi valido fino al 2025.
La società di Lotito nella giornata di ieri, con un comunicato, ha ribadito la propria fiducia nell’allenatore con queste parole: “In seguito alle notizie apparse su alcuni organi di informazione, in merito a presunte valutazioni in atto sulla guida tecnica, la S.S. Lazio conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la totale fiducia nell’allenatore Maurizio Sarri, precisando che lo stesso tecnico ha un contratto in scadenza nel 2025. Pertanto tutte le voci che accosterebbero altri allenatori alla S.S. Lazio sono destituite da qualsiasi fondamento”.
Adl pensa al ritorno di Sarri
Sono tante le ipotesi per la panchina azzurra della prossima stagione. Un risultato positivo negli ottavi di finale contro il Barcellona rafforzerebbe le speranze di conferma di Francesco Calzona che non sta affatto sfigurando in queste prime uscite. Altre ipotesi nella mente di De Laurentiis sono sicuramente Antonio Conte, storico pallino del presidente che però non è mai riuscito ad ingaggiarlo; Pioli, che ha un contratto con il Milan fino al 30 giugno 2025 e spera di andare avanti con i rossoneri; Vincenzo Italiano, la cui permanenza alla Fiorentina dipenderà molto dai risultati che verranno raggiunti in Serie a e in Conference League.
Tra le idee, però, del patron azzurro pare esserci anche il ritorno di Maurizio Sarri che sembra, nonostante la smentita del club biancoceleste, aver fatto il suo tempo alla Lazio. Le offerte per il mister toscano potrebbero essere diverse, si parla anche di un possibile approdo alla Fiorentina se Italiano dovesse lasciare la panchina viola.
Un ritorno a Napoli avrebbe del clamoroso. Si sa che i rapporti probabilmente non sono idilliaci, considerando le varie dichiarazioni del patron che, con il suo modo di fare molto provocatorio, ha spesso lanciato frecciatine all’allenatore. Sarri, però, potrebbe pensare di aver lasciato a metà il percorso partenopeo e quindi accettare la chiamata del presidente.