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A Reggio Calabria, presso il Gran hotel Excelsior, si è svolta l’iniziativa “Autonomia differenziata: mercato del lavoro, economia, impresa” promossa da Italia Viva Calabria e dal movimento  “Sud chiama Nord”.
 L’evento ha avuto come protagonisti il deputato renziano, Davide Faraone, e Cateno De Luca, sindaco di Taormina nonchè coordinatore del movimento merididionalista, il quale ha specificato che, per il momento, il matrimonio col partito guidato da Matteo Renzi è un unione di interesse verso un nemico comune rappresentato dal governo e, in particolar modo, dalla proposta sull’Autonomia differenziata del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli.

Come dichiarato da Davide Faraone nel corso del convegno: “Su questo tema la pensiamo allo stesso modo del movimento di Cateno De Luca, noi non siamo contro all’autonomia e al federalismo per il rafforzamento dei territori, ma l’autonomia differenziata  è uno strumento sbagliato che il governo sta proponendo agli italiani, in quanto mira a frammentare ancora di più il paese.
Durante il Covid – prosegue il deputato di Italia Viva- eravamo tutti contrari al federalismo sanitario, con l’autonomia differenziata amplifichiamo i problemi che erano soltanto in ambito sanitario a tutti i problemi dello Stato.
Siamo dell’idea che bisogna intanto prevedere dei livelli essenziali di prestazione che cagarantiscano a tutto il territorio nazionale di poter usufruire di ciò che lo Stato metta a disposizione della collettività, e la competizione poi parta dopo che ci sono le condizioni paritarie e, al tempo stesso, ci deve essere una divisione di poteri che non metta in difficoltà lo Stato e la sua organizzazione,
Questa proposta della Lega è sbagliata e ci aspettavamo una contrapposizione  da parte di Fratelli d’Italia, un partito che si dichiara nazionalista, invece stanno avallando l’autonomia differenziata sbagliando”.

In merito alla Zes unica per tutto il meridione, la proposta presenta a Bruxelles dal ministro Raffaele Fitto, Davide Faraone ha dichiarato

“Giorgia Meloni sta portando avanti quanto fatto da Mario Draghi, in quanto la decontribuzione per tutto il mezzo giorno è uno strumento introdotto dal governo precedente.
La speranza naturalmente è che diventi strutturale e non soltanto per qualche anno e tra l’altro con una riduzione nel tempo”
.

Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, in merito all’autonomia differenziata ha dichiarato: “l’autonomia differenziata è un disegno criminale, innanzitutto perchè non prende in considerazione il ruolo dei comuni, anzi al centralismo statale si aggiungerà un altro centralismo regionale.
La seconda questione è che questa proposta di legge non ha un principio di gradualità perchè non si può passare da un sistema all’altro all’improvviso senza immaginare dei passaggi intermedi.
E terzo si parte dal presupposto che tutti giochiamo sullo stesso campo ma non è così, quindi pretendere competitività e le stesse prestazioni senza gli stessi punti di partenza si sta immaginando un obbrobrio”.

Cateno De Luca imperatore del nuovo Regno delle Due Sicilie

Nel corso del convegno di Reggio Calabria il sindaco De Luca ha lanciato la sfida per le prossime elezioni europee: “noi ci siamo seduti a discutere soltanto con coloro che non hanno votato questo disegno di Calderoli abbiamo avuto più incontri con Matteo Renzi.
Abbiamo lanciato una sfida come movimento Sud chiama Nord
, il progetto sarà presentato definitivamente il 28 e 29 luglio alla nostra festa che sarà organizzata a Fiumedinisi, metropoli di mille abitanti dove è iniziato il mio percorso politico, e si concluderà a Taormina dove sono sindaco.
Il progetto è Cateno De Luca l’imperatore del nuovo Regno delle Due Sicilie.

Cosa intendiamo? -spiega il coordinatore del movimento Sud chiama Nord- noi non rinunciamo ne al nostro brand e soprattutto al progetto di creare un movimento nazionale a trazione meridionalista.
Questo significa che con chi ci sposeremo, e al momento si tratta di un matrimonio di interessi, lo potremo fare soltanto se verrà valorizzato il nostro brand e soprattutto se si darà a Cateno De Luca il riconoscimento di fare il capolista alle prossime elezioni europee nei due collegi del meridione e delle isole”.

In esclusiva ai microfoni di Per Sempre News il deputato di Italia Viva Davide Faraone e il sindaco di Taormina Cateno De Luca hanno rilasciato le loro dichiarazioni in merito all’Autonomia differenziata

Sindaco sull’Autonomia differenziata ci sono dei presupposti perchè un domani possa essere una riforma giusta o è una proposta bocciata apriori?

Cateno De Luca: “noi non abbiamo paura dell’autonomia in se, d’altronde io provengo da una regione a statuto speciale, dove sulla carta c’è tanta autonomia poi però sono mancate le norme d’attuazione.
Immaginare un’autonomia per macroregioni e soprattutto è inutile creare venti microcosmi, che già sono stati bocciati dal sistema produttivo.
Quindi oltre l’approccio ideologico e la politica, è anche il mondo delle imprese che ti dice non farci uscire pazzi con venti microcosmi.
Un conto è avere tre o quattro macroregioni, che hanno un senso sotto il profilo socioeconomico, un conto, ovviamente, è pensare di trasformare l’Italia in uno spezzatino che non serve a nessuno, soprattutto a chi produce reddito e a chi questo reddito da parassita, mi riferisco a buona parte della politica, lo brucia”.

Onorevole Faraone in che senso l’Autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli può spaccare l’Italia?

Davide Faraone: “Ma questa proposta la spacca perchè nel momento in cui ogni regioni si siede al tavolo col governo nazionale e stabilisce quale materia trattare da se, e naturalmente trattiene anche le imposte dei cittadini, di fatto spacchi l’Italia.
Quando ci sono servizi peggiori in alcune regioni e tasse che si possono permettere, perchè si è più ricchi in altre regioni, è chiaro che questo strumento non farà altro che peggiorare la condizione di differenziazione che già nel nostro Paese c’è”
.

L’onorevole Tajani, nel convegno sul Ponte sullo Stretto a Villa San Giovanni dello scorso 1 luglio, ha dichiarato che Forza Italia cercherà di approfittare della svolta a sinistra del Partito Democratico per dare un alternativa a quella parte di elettorato scontento del Pd.
Voi come terzo Polo farete concorrenza a Forza Italia o mirerete verso altre obiettivi come l’alleanza con il movimento “Sud chiama Nord”?


Davide Faraone: “noi siamo l’unico partito di centro rimasto in Italia.
Perchè Forza Italia, alleato di Fratelli d’Italia, è diventato un orpello di una coalizione di destra.
Mentre il Partito Democratico, con la Schlein, è diventato un partito di estrema sinistra.
Quindi l’unico partito di centro presente in questo Paese è Italia Viva, quindi noi continueremo con coerenza con questa impostazione convinti che i riformisti che da destra e da sinistra si sono condannati a una condizione marginale, prima o poi, arriveranno da noi”.