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“Chiediamo di riaprire: perdite di 20 milioni, 60mila lavoratori a rischio”. Parrucchieri ed estetisti scendono in piazza per protestare. La manifestazione, organizzata da Confesercenti Campania, si è tenuta questa mattina, dinanzi alla Prefettura di Napoli. L’obiettivo quello di tutelare il settore “benessere e parrucchieri”, in gravissime difficoltà a causa dell’anno di pandemia. Circa mille i manifestanti della categoria “immagine e benessere” di Confesercenti, con la partecipazione dell’associazione “Stamm ca” e di altri rappresentanti delle partite iva.

Vincenzo Schiavo

Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania, denuncia: “Settore in crisi, il Governo non dà ristori, 16mila attività in difficoltà, non possono pagare fitti, tasse e utenze. Un’ingiustizia tenerli chiusi quando garantiscono sicurezza. Diamo voce a 16mila imprese in Campania – sottolinea Schiavo – 7mila solo a Napoli e provincia, per il settore di parrucchieri/barbieri, centri estetici, benessere e immagine. Si tratta di 35mila addetti diretti e di oltre 20mila indiretti: quasi 60mila lavoratori in gravissime difficoltà. In media le perdite di fatturato sono di oltre 20 milioni, del 40% rispetto al 2019, con punte di 70% e con molte attività che non riescono a pagare i fitti, le utenze e le tasse”.

Le richieste di Confesercenti Campania

“Chiediamo – afferma Schiavo – la riapertura delle attività, la sospensione dei canoni e dei tributi, la risoluzione di problemi atavici di scarsa tutela, quali l’abusivismo. E l’assenza di ammortizzatori sociali per dipendenti e donne in maternità. da un lato per loro non c’è futuro, dall’altro il Governo non fornisce risposte e ristori adeguati. La categoria lega indissolubilmente il proprio intero reddito al negozio, senza questo introito non sopravvivono. Parliamo di 100mila euro di fatturato annui per il 90% delle imprese. Fatturato che sale anche a 2000/250mila euro in media per i centri estetici/benessere che lavoravano molto con alberghi, nelle terme e nei luoghi turistici, ovvero in settori totalmente azzerati”.

Nicola Diomiaiuta

Tra i presenti Nicola Diomaiuta, presidente regionale Immagine e Benessere di Confesercenti: “Chiediamo di riaprire. I mesi di chiusura sono stati troppi, i sostegni sono ridicoli, quasi pari a zero. Invochiamo anche maggiori controlli pur di tornare a lavorare. riapriamo in sicurezza, ma riapriamo. Prima della chiusura abbiamo investito migliaia di euro in dispositivi per sanificare e per adeguare le nostre attività alle norme anti-covid, ma non è servito a nulla. molti di noi hanno subito il distacco della corrente perché non riescono a pagare le utenze, alcuni non hanno mai riaperto, altri non apriranno mai più. C’è poi il problema abusivismo, che tocca numeri enormi e che realizza un paradosso: gli abusivi senza controllo lavorano e sono pericolosi, per l’igiene e per la salute collettiva. noi che rispettiamo le regole, e garantiamo nei nostri negozi l’assoluta sicurezza, invece siamo chiusi”.

L’incontro

Schiavo e Diomiaiuta, insieme a Giuseppe Esposito, coordinatore provinciale Immagine e benessere e presidente dell’associazione “Stamm cà”, sono stati ricevuti ricevuti in Prefettura da Dario Annunziata, dirigente membro del Gabinetto del prefetto Marco Valentini.

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