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Food e drink al centro storico tra arte e cultura nel cuore dei Quartieri Spagnoli a Napoli. Nasce “Qucine Sociali”, lo spazio multisensoriale all’interno di FOQUS.
A colazione, a pranzo, a cena o per l’aperitivo e pizza a tutte le ore con il maestro pizzaiolo Raffaele Boccia.

Quando e dove

E così mercoledì 12 maggio con uno di quei progetti che fanno bene alla città: Qucine Sociali, lo spazio dedicato alla buona cucina all’interno di FOQUS, nella sua “Corte dell’Arte”, l’unica piazza coperta nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Napoli. Aperto da colazione a cena, con la supervisione di Raffaele Boccia. Giovanissimo e talentuoso pizzaiolo che, con la sua “Nanninella”, da cinque anni spopola tra pizza e dintorni in quel di Poggiomarino, vicino Pompei. Per l’inaugurazione di mercoledì, si parte con la pizza, spalleggiata dalle classiche fritture della rosticceria napoletana. A breve, l’offerta verrà estesa anche alla cucina, con l’incursione di piatti tipicamente partenopei. Tradizione, ma con un qualcosa in più.

Raffaele Boccia

Raffaele Boccia: la sua è una pizza tradizionale, idratazione al 68% e cura maniacale delle cotture. Professionista attento agli ingredienti, baserà Qucine Sociali sulla cosiddetta cucina circolare, quella che non produce scarti, ma fa girare gli ingredienti in tutti gli ambiti dell’offerta food. Raffaele Boccia sa il fatto suo, competenza da vendere, materie prime di grande qualità, selezionate per lo più dai produttori locali. Proposte che varieranno anche mensilmente, seguendo rigorosamente le stagioni, con un’offerta contenuta e centrata, in grado di curare al meglio ogni dettaglio. Poco, ma buonissimo. Lato beverage, sulla carta spuntano fuori il Microbirrificio Artigianale Okorei e Tenuta Le Lune del Vesuvio per i vini.

Le pizze

Tra le pizze proposte di“Qucine Sociali”, oltre ai grandi classici, spicca una certa “Pasta e patane senza pasta”, omaggio che Raffaele Boccia fa al noto piatto partenopeo. Pizza invece della pasta, crema di provola e rosti di patate per l’effetto crunch. Immancabile anche la pizza “Scarpariello”, del resto siamo nei Quartieri Spagnoli. Qui leggenda narra che proprio nelle botteghe degli antichi ciabattini, nacque questo piatto di recupero preparato velocemente dagli artigiani nel loro retro bottega. Utilizzando il sugo avanzato dal giorno prima ed il formaggio che ricevevano dai clienti come pagamento per il servizio reso.

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