“Sono stato al carcere di Secondigliano con Rosario Mariniello per completare le visite ispettive negli istituti penitenziari napoletani
e in questo caso credo sia giusto concentrare la nostra attenzione su alcuni aspetti fondamentali come quello dello studio e della formazione per la crescita personale e professionale dei cinquanta detenuti che fanno parte del Polo Universitario del carcere di Secondigliano”.
Così il consigliere regionale di Più Europa Luigi Cirillo che pone l’accento non solo sull’importanza di aumentare le aule studio,
ma anche di organizzare laboratori che consentano ai detenuti studenti di vivere il percorso universitario a tutto tondo sperimentando sul campo le nozioni teoriche acquisite.
“I detenuti iscritti ai corsi di laurea, suddivisi in venticinque celle da due posti ognuna, potrebbero studiare meglio se l’istituto penitenziario organizzasse almeno altre due aule studio da aggiungere a quella esistente.
La direttrice del carcere ci ha assicurato che è già al lavoro per migliorare le condizioni di studio a chi ha deciso di utilizzare la pena detentiva per ottenere una laurea che gli garantisca maggiori possibilità di reinserimento una volta fuori dal carcere.
Mi sono messo a disposizione dei detenuti e tra un mese tornerò a fargli visita per raccogliere input e idee che possano servire a valorizzare ulteriormente l’esperimento innovativo legato alla formazione universitaria all’interno del carcere di Secondigliano”.
Servono accortezze e nuove direttive per garantire il diritto allo studio e alla formazione anche alle detenute transgender.
“Bisogna pensare al modo di garantire corsi universitari e di formazione ad hoc per le detenute transgender – conclude Cirillo – Vivono isolate dal resto della popolazione carceraria, ma questo non significa che debbano essere vittime dell’isolamento formativo e culturale ed essere penalizzate sul piano del diritto allo studio.
Il mio impegno, battaglia del partito, è quello di garantire a tutti le stesse opportunità senza distinzione di sorta e men che meno di sesso”.